Con occhi di bambino…

Cento anni fa la deportazione a Mitterndorf: in programma numerose iniziative fino a fine estate. Il viaggio e la disperazione, visti anche dai più piccoli

L'incredulità, la disperazione, il viaggio e il tentativo di condurre, nonostante tutto, una vita il più normale possibile, in attesa del ritorno a casa. Così hanno descritto, in costumi dell'epoca, i bambini delle classi quarta e quinta della scuola elementare di Vermiglio la forzata evacuazione del paese avvenuta 100 anni fa verso il campo di Mitterndorf nell'Austria superiore.

Lo spettacolo è stato messo in scena grazie all'aiuto di un regista e di alcuni insegnanti, che hanno accompagnato i bambini in un percorso di approfondimento di quanto accaduto in paese nell'agosto del 1915, e che in seguito hanno seguito i piccoli attori nella preparazione dell'evento teatrale, messo in scena al teatro del polo culturale. Per la scuola una prima volta e, successivamente, per genitori e popolazione. Un modo per far comprendere anche ai più piccoli la drammaticità dell'evento, ma anche per ricordare i tanti bambini che dal campo di Mitterndorf non ritornarono, oltre 120 al di sotto dei 10 anni per malattie, fame e il freddo che non dava scampo nelle baracche di legno.

Ma questa non sarà l'unica iniziativa pensata per ricordare la triste ricorrenza. A Forte Strino, ad esempio, fino al 12 luglio (tutti i giorni con orario 9.30-12.30 e 14.30-18.30.) si può visitare la mostra d'arte “La forza della memoria” dell'artista Luisa Gabrielli. Nata a Vermiglio nel 1964 e successivamente trasferitasi nel veronese, l'artista propone un'esposizione che ha come filo condutture il dolore, lo stesso provato dalla gente di Vermiglio-paese cui è sempre rimasta legata e che ha sempre raffigurato- al momento di lasciare Cortina, Fraviano e Pizzano cento anni fa. Non a caso uno dei dipinti vede rappresentato da un lato il campo di baracche di Mitterndorf e accanto il paese di Vermiglio distrutto, con il volto trasfigurato dal dolore di una persona e una mano che sanguina per aver stretto del filo spinato, mentre tentava, probabilmente, di riconquistare la libertà perduta.

L'amministrazione comunale, inoltre, ha organizzato un momento di ricordo per il prossimo autunno: un viaggio di quattro giorni che toccherà oltre a Salisburgo e Vienna la località di Mitterndorf con la deposizione di una nuova iscrizione al cimitero, dove sono ancora sepolti molti vermigliani. L'ultimo giorno, invece, i partecipanti visiteranno Katzenau, vicino a Linz, dove furono imprigionati i vermigliani sospettati di essere filo italiani, prima del primo conflitto mondiale. Il viaggio prevede il pernottamento a Vienna e le iscrizioni sono aperte fino al 10 luglio (info in municipio).

Infine la rievocazione storica della deportazione a Mitterndorf, con attori del luogo che leggeranno brani scelti nelle zone simbolo dell'evacuazione, prevista nel centro storico di Vermiglio il 23 agosto.

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