Il bollettino meteo… in chiesa

Austria – Entrare in una chiesa per un momento di preghiera e trovare la giusta carica per iniziare la giornata o, a sera, motivo di ringraziamento sulle ore trascorse.

Ma in queste giornate di caldo straordinario le navate di una chiesa (in genere antiche costruzioni con muratura di ampio spessore che non necessitano di condizionatori d’aria) possono diventare anche un sollievo per il corpo.

Così in Austria – dove tre anni fa una diocesi, quella di St. Pölten, aveva allestito cartelloni stradali per una campagna di promozione vocazionale – hanno pensato un'altra singolare iniziativa: predisporre una sorta di bollettino delle temperature degli edifici di culto, utile informazione, e non solo per i fedeli.

Secondo quanto riferisce KathPress, l’agenzia cattolica austriaca, martedì 7 luglio, per fare un esempio, la palma della chiesa più fresca è andata alla basilica barocca di Sonntagberg nella Bassa Austria con 16°C a fronte di una temperatura esterna di 30. Nello Stephansdom, la cattedrale di Santo Stefano a Vienna, i gradi salivano a 23 “a causa delle ampie vetrate e delle migliaia di visitatori che la frequentano ogni giorno”, si legge sul sito parrocchiale dove si informa che “alle 5.30 vengono aperte tutte le porte per arieggiare” e, se eventualmente uno avvertisse ancora troppo caldo il consiglio è quello di scendere nella cripta dove la temperatura cala di 10°C.

Le altre chiese di Vienna non sono da meno: nella Michaelerkirke si contano 22°, nella Karlskirche 26 e nella gotica Votivkirche (dove d’inverno l’acqua benedetta rischia di ghiacciare per il riscaldamento al minimo) in estate si arriva a 24°C.

Nelle altre cattedrali austriache la temperatura media oscilla sui 20-24°. Nel duomo di Linz, sempre martedì 7 luglio, sono stati registrati 24,7, mentre a Innsbruck (dove in centro storico la colonnina è arrivata a 38°C, la misurazione più alta di sempre) scendeva a 23° come a Graz; St. Pölten registrava 22° e nella cattedrale di Salzburg (dove campeggiava sulla facciata la gigantografia del ritratto di una vedova bosniaca vista dalla fotografa Claudia Henzler per ricordare il massacro di Srebrenica) 21°C .

Ancora più fresco nella basilica benedettina di Mariazell nella Stiria, il più antico santuario del Paese e uno dei più frequentati luoghi di pellegrinaggio dell’Europa centrale, con una media di 17°C, mentre nel Santuario di Maria Luggau in Carinzia, custodito dai Servi di Maria, come quello della Madonna di Pietralba-Weissenstein, si arriva a 21.

Al termine del bollettino un «Herzlich Willkommen» sembra sottinteso.

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