XII Apostoli, scoperta lapide per Michele Niccolini

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Almeno seicento persone sono salite ieri in Brenta al rifugio Garbari, ai XII Apostoli, in memoria di tutte le vittime della montagna. Le voci del coro della Sosat si alzano dalla conca accanto al Rifugio verso la cima XII Apostoli. Poco più in alto, la chiesetta scavata nella roccia sembra osservare nel silenzio. Dentro, le lapidi di decine di amici della montagna che alle vette hanno affidato la vita. Da ieri anche quella con l’immagine di Michele Niccolini, lo stimato dipendente di Curia e nostro collaboratore, vittima di una valanga in val Martello il 2 maggio.La tradizione della S. Messa ai XII Apostoli si rinnova da oltre mezzo secolo. Ieri, a presiederla, l’arcivescovo Bressan, accanto a don Giorgio Dall’Oglio prete mantovano che non manca un appuntamento da trentotto anni. Una menzione speciale va anche alle vittime trentine del terremoto in Nepal: Oskar Piazza, Renzo Benedetti e Marco Pojer. “Amici miei” canta il coro Sosat, accanto all’immancabile “Signore delle Cime”. In una domenica così domina la montagna, osservata con lo sguardo della fede. Non l’unico possibile. Di certo era quello di Michele. Mentre resta, quella sì per tutti, la montagna metafora della salita della vita. Carica di soddisfazioni, ma solo a prezzo di tanta fatica.
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