Il Primiero ne esalta il lato sportivo

Un paradiso per gli amanti delle attività ad alto tasso di adrenalina

Che sia estate o che sia inverno le cascate della Val Noana riservano delle sorprese. In 9 chilometri, partendo da Imer e arrivando al rifugio Fonteghi a quota 1100 metri, si percorre un mondo selvaggio. La valle, che si snoda tra gallerie scavate nella roccia, appare lunga, stretta, confinata tra le rocce a strapiombo, tanto da sembrare un canyon. Il torrente ha infatti plasmato e levigato i grossi massi portati a valle con il ritiro dei ghiacci che formano delle pozze spettacolari. Poi però, magicamente, superata la diga artificiale del lago Noana, la valle si apre e si addolcisce con ampie zone di verde, con le località di Nève e Valpiana.

Lo sport è riuscito a sfruttare questo ambiente: in estate con il canyoning e in inverno con l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Gli amanti delle attività ad alto tasso di adrenalina, non posso infatti perdersi una discesa in canyoning sul Rio Neva. “Sono state le guide alpine di San Martino di Castrozza e Primiero – racconta il presidente Rocco Romagna – a scoprire quattro anni fa questo percorso che parte dal rifugio Fonteghi e si conclude nel lago della Noana. Lo abbiamo provato e attrezzato e adesso fa parte delle proposte estive del nostro territorio. Non è uno sport di nicchia, per pochi ma è adatto per tutti, grandi e piccini”. Questa attività infatti non richiede una particolare preparazione atletica o conoscenze tecniche particolari: con l’assistenza delle guide alpine tutti possono scendere in sicurezza lungo il torrente e scoprire angoli spettacolari altrimenti inaccessibili, nuotando in pozze dall’acqua cristallina e lasciandosi trasportare dalla corrente lungo scivoli naturali. Nemmeno i giocatori del Bayern Monaco, in ritiro a Primiero, hanno saputo rinunciare al brivido della discesa.

“Il primo anno è andato bene – conclude Romagna –. Il brutto tempo dell’anno scorso non ci ha sicuramente aiutato, ma quest’anno invece abbiamo avuto un boom di presenze. È una proposta innovativa che offre qualcosa di diverso rispetto alle classiche gite o escursioni. Tutto ci dice che stiamo proponendo un’attività interessante”.

In inverno, la Val Noana diventa invece un paradiso per gli appassionati di sci alpinismo, di gite con le “craspe” (le “ciaspole” o racchette da neve) e, grazie alle cascate di ghiaccio, di arrampicata. Ogni inverno, i rivi d'acqua e i colatoi più angusti si trasformano in bizzarre architetture di cristallo. Sono singolari architetture di ghiaccio verde-azzurro, fragili colate di cristallo incastonate nelle rocce e nelle gole più impervie. Scalarle con piccozze e ramponi è l'ultima delle numerose attività in cui l'alpinismo moderno si è specializzato. Anche in questo caso le guide alpine di San Martino di Castrozza e Primiero, armate di piccozza, ramponi, casco e imbragatura, accompagnano gli appassionati lungo i flussi gelati più belli.

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