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Profughi. Mentre proseguono gli incontri sul territorio dell’assessore provinciale alle politiche sociali, Luca Zeni, per illustrare la distribuzione equa degli arrivi, da parte loro i sindaci trentini stanno dimostrando senso di responsabilità e si dicono pronti all’accoglienza. Del resto è un obbligo di legge. Lo Stato destina al Trentino una quota pari all’1% del totale dei migranti che arrivano sul territorio nazionale (1 profugo ogni 500 abitante). La media della permanenza è di 2 anni, condizionata dai tempi di esame della domanda di asilo. Lo Stato, inoltre, sostiene i costi di accoglienza con 30 euro al giorno per persona, che le amministrazioni utilizzano per far fronte a tutte le spese.
Laddove in alcuni Comuni mancano strutture pubbliche o edifici inutilizzati, intervengono le associazioni di volontariato e i privati. Come nel caso del Comune di Dro. Ai nostri microfoni il sindaco e senatore Upt
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