La Grande Guerra vista con gli occhi delle donne

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Si chiama “Album di famiglie” il progetto audiovisivo che raccoglie diversi album di famiglia con l’obiettivo di creare una narrazione inedita da parte delle donne del Trentino che hanno conservato fotografie e oggetti legati alle vicende della prima guerra mondiale. L’iniziativa di “memorie residue” della Grande Guerra è stato promosso dalla Biblioteca civica di Arco “Bruno Emmert” e dal Comune di Arco insieme alla Fondazione Museo storico del Trentino.Scopo dell’iniziativa, dicono gli organizzatori, è rendere visibile con grande delicatezza quel filo che ricama la storia individuale che diventa collettiva, e che spesso sono le donne a tessere attraverso il racconto orale. Ci sono situazioni quotidiane e molto diverse tra loro, come la storia della Luigia detta Vigia di Pilcante, deportata a Pallanza sul lago Maggiore, e della sua pentola dove cucinava con due uova una frittata per sette persone imbevendola d’acqua e aceto per farla bastare a tutti.Le prime storie che aprono l’album di famiglie saranno presentate venerdì 4 settembre, alle ore 17 a Palazzo dei Panni ad Arco, evento che apre l’edizione 2015 della “Biblioteca per la pace
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