L’espressività intellettuale di Adriano Eccel

Sta avendo un buon successo di pubblico la mostra delle opere fotografiche di Adriano Eccel (1956-2012) inaugurata nei giorni scorsi a Trento (Palazzo Trentini), che rimarrà aperta fino al 13 settembre. L'esposizione, intitolata “L'ombra può esprimersi”, è curata dall'Associazione “Adriano Eccel per la fotografia”. L'ente è nato nel 2013, un anno dopo la prematura morte dell'artista fotografo nato a Bolzano, trasferitosi successivamente a Trento, che per un decennio si è occupato di pittura e grafica per dedicarsi successivamente in maniera pressoché esclusiva alla fotografia.

L'Associazione AEcceL, che opera senza fini di lucro, si propone infatti – come ribadisce in una nota – di far conoscere la specificità del gesto creativo e l'importanza di tutta la produzione di Eccel, “artista di rara intensità narrativa, competenza tecnica e sensibilità nella lettura delle dinamiche emozionali legate al quotidiano divenire”. Eccel è considerato un “degno portavoce del proprio territorio”, di quella passione per la fotografia che ha dato vita ad “immagini di coinvolgente espressività intellettuale”, raffinato, sempre rispettoso delle ragioni dell'altro. Anche con quest'iniziativa l'Associazione si propone di preservarne la memoria tra quanti lo hanno conosciuto in vita e intende inoltre farlo conoscere a coloro che ancora devono scoprirne l'intimo lirismo e la straordinaria musicalità.

Il suo percorso artistico “pubblico” ha preso il via nel 1985 con il primo lavoro fotografico “Il Muro”, seguito da “Attraverso la sfera”, “La partita a bocce”, Le Photoopere”, “Vietato l'ingresso”, “Il Codice Duval”. La sua ultima serie di opere, rimasta incompiuta è formata da 17 pannelli di grande formato. Adriano Eccel ha realizzato una settantina di mostre, personali e collettive, in Italia e in Europa, ottenendo sempre lusinghiere valutazioni della critica. Rientra tra i soci fondatori del Museo Kan Damy di Brescia e fra i collaboratori dell'Istituto Superiore della fotografia di Roma. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private permanenti in Italia e all'estero.

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