L’ultima volta in via Borsieri

La festa di Maria Bambina celebrata martedì per l'ultima volta nello storico istituto cittadino. La prossima estate le religiose lasciano il convento. La lettera ai genitori della scuola

Una celebrazione affollata e raccolta, per una volta segnata forse da comprensibile malinconia. La Natività di Maria Santissima Bambina, festa liturgica dell'8 settembre molto cara anche alla tradizione trentina, è stata celebrata per l'ultima volta dalle religiose della Congregazione delle “Suore di Maria Bambina” nel loro storico convento cittadino di via Borsieri. Nell'estate del prossimo anno infatti lasceranno definitivamente questa sede che viene acquisita da Patrimonio Trentino che valorizzerà la struttura per servizi di pubblica utilità. Nella Messa un motivo di riconoscimento e di incoraggiamento per il servizio delle suore è venuto dall'omelia del parroco don Luigi Facchinelli, accompagnato da padre Angelo Del Favero e don Celestino Tomasi: “L'esempio umile della fanciulla di Nazareth che si pone a servizio è ancora luce di speranza per la nostra fatica”, ha detto don Luigi che ha ringraziato le religiose anche per il loro servizio alle parrocchie della città. Alcune daranno una mano a Villazzano, altre raggiungeranno altre comunità dell'Istituto: “Certo, a questo luogo rimarremo legati – ci diceva una delle più anziane – ma dove c'è la nostra famiglia religiosa ci sentiamo sempre a casa”.

Un riflesso di questo trasferimento riguarda anche la Scuola Primaria Paritaria che già negli anni scorsi avevano annunciato la progressiva chiusura. Con una lettera ai genitori la direttrice suor Marisa Quarti ha spiegato che il termine dell'estate 2016 imposto per liberare lo stabile “ci trova costrette ad anticipare la chiusura dell'attività scolastica al giugno 2016, venendo meno all'impegno di conclusione del ciclo delle classi avviate, che avevamo garantito nel dicembre 2014”.

Accanto al ritiro della comunità religiosa c'è quindi anche il dispiacere per questa anticipata chiusura (“peraltro già nel dicembre 2014 – osserva suor Marisa nella lettera – era emerso da parte di alcuni genitori l'interrogativo in merito alle dinamiche educative con un numero esiguo di alunni per le due prime classi e sul peso economico da affrontare”), difronte alla quale però la Scuola ha cercato di “assicurare l'impostazione educativa di scuola cattolica, richiesta da coloro che avevano scelto la nostra, cercando nell'Istituto religioso “Sacro Cuore” una possibile collaborazione, al fine di assicurare al gruppo di alunni l'opportunità di continuare il curriculum scolastico”. Così è stato e il passaggio sarà indolore.

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