A Trento la voce del custode di Terra Santa

Ospite a Trento sabato un protagonista del dialogo in Palestina. Incontri anche a Roverè della Luna per Kaswalder

E' uno dei testimoni più attenti e più autorevoli di quanto sta succedendo in Medio Oriente. Per il suo ruolo – a Gerusalemme, nel cuore di quell'area – rappresenta anche un riferimento riconosciuto per il dialogo e la reciproca comprensione.

 Padre Pierbattista Pizzaballa è il responsabile della Custodia di Terra Santa che da secoli è affidata ai frati francescani. Un osservatorio privilegiato – anche perché in prima linea – per quanto riguarda le tensioni che si vivono quotidianamente nella terra di Gesù: da Israele alla Giordania, dalla Siria (dove la guerra civile ha provocato enormi sofferenze anche alla comunità cristiana) ai territori conquistati e minacciati dall'Isis.

 Padre Pizzaballa sarà a Trento sabato 19 settembre per una serie di incontri organizzati dalla Provincia dei Frati Francescani di Trento e dalla neonata Associazione degli amici di Padre Pietro Kaswalder, frate di Roverè della Luna, studioso di archeologia biblica, scomparso a Gerusalemme nel giugno dello scorso anno.

 Padre Pietro ha operato per 35 anni in Terra Santa, trasferendo conoscenza a studenti di tutto il mondo, ma soprattutto trasferendo la grande passione per quei luoghi anche a tantissimi trentini che l'hanno conosciuto a Gerusalemme o che hanno avuto modo di incontrarlo nei suoi incontri che, nelle settimane di riposo in Italia, ha tenuto in tutte le valli del Trentino.

 Sabato alle 18, nella parrocchiale di Roverè della Luna, il padre Custode presiederà la Messa in ricordo di padre Kaswalder. Poi alle 20.30 sarà a Trento, a palazzo Geremia in via Belenzani, per una Lectio Magistralis che, nel titolo, parte da una citazione di Papa Francesco: "Costruite ponti, non muri. La realtà della Terra Santa nella complessità della situazione attuale".

 In questa occasione verrà presentata anche la neonata "Associazione Amici di padre Pietro Kaswalder" e a padre Pizzaballa verrà consegnato il primo riconoscimento "Per il dialogo in Terra Santa".

 Sabato mattina, alle 11.30, padre Pizzaballa sarà invece a Rovereto alla Campana dei Caduti. Proprio la Fondazione roveretana è stata capofila del restauro della Chiesa del Gerzemani, all'Orto degli Ulvi, che ha visto la partecipazione delle Nazioni che hanno combattuto la Grande Guerra. Non è quello l'unico impegno trentino in Terra Santa: tutta l'area di Cafarnao – la "Casa di Pietro" – è pavimentata con porfido della val di Cembra e tecnici trentini sono impegnati a Nazareth per la messa in sicurezza della Grotta dell'Annunciazione.

La presenza a Trento di padre Pizzaballa può essere anche l'occasione per rinnovare il sentimento forte di una vicinanza con la Terra Santa e per rafforzare una collaborazione concreta per progetti che riguardano i luoghi più preziosi per la cristianità.

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