Le Acli aprono la campagna d’autunno

Si attivano i 60 circoli sul territorio

L’assemblea provinciale dei presidenti dei Circoli Acli ha dato il via alla campagna d’autunno per la raccolta di firme in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal movimento sui privilegi della politica.

La proposta delle Acli vuole incidere essenzialmente su tre punti: i compensi dei politici regionali, le indennità di funzione, la pensione dei consiglieri regionali.

“Il primo obiettivo che ci proponiamo – spiega il presidente delle Acli Trentine, Fausto Gardumi, è quello di ridurre lo 'stipendio' dei consiglieri regionali, riconoscendo allo stesso tempo il valore del loro lavoro e della loro funzione, che dovranno essere esclusivi”. La proposta aclista è di una riduzione dell’indennità consiliare mensile a 7.500 euro lordi (corrispondenti a circa 4.700 euro netti), contro gli attuali 9.800 euro lordi. Anche le le speso sostenute dal consigliere per svolgere la propria attività politica verrebbero ridotte, passando dagli attuali 1.450 euro mensili a 500 euro.

Anche per le indennità di funzione per i consiglieri regionali che occupano la carica di Presidente del consiglio, Presidente della giunta o Assessore della Regione Trentino – Alto Adige (“da non confondersi le cariche ricoperte in giunta provinciale”, puntualizza Gardumi) nella proposta sono ridotte a meno della metà. Così, ad esempio, il Presidente del consiglio regionale percepirebbe 1.200 euro mensili lordi, il Presidente della giunta 1.500 euro e gli assessori 800 euro lordi.

E' prevista infine l'abolizione delle pensioni dei consiglieri regionali. E per quanto riguarda la questione di cui molto si è discusso dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali, viene fissata la somma lorda mensile di 3.300 euro “cancellando in via definitiva ogni questione aperta circa i privilegi degli ex politici”.

Ognuno dei circa 60 circoli aderenti promuoverà nella realtà territoriale di riferimento incontri, tavoli, occasioni nei quali invitare i cittadini a dare la loro firma in calce al disegno di legge di iniziativa popolare. E allo stesso modo anche tutti i servizi di zona delle Acli (Patronati e Caf, ben conosciuti ai cittadini) si impegneranno a far conoscere e spiegare nei dettagli in cosa consista la proposta aclista. Ma sarà anche possibile firmare presso le segreterie comunali in tutto il Trentino.

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