Uscire: una sfida per i laici

Papa Francesco, ci presenta in continuazione un’idea di Chiesa aperta, che serve, che esce dalle sue sacrestie per accompagnare la vita degli uomini: “un ospedale da campo non un museo”.

Siamo invitati a tenere gli occhi ed il cuore aperti verso gli altri per condividerne le gioie e i dolori, le speranze e le frustrazioni.

È una grande sfida, soprattutto per i fedeli laici disposti a farlo. Chi più del laico è adatto per adempiere tale missione? Sono i laici, impegnati nel loro vivere quotidiano, che possono raggiungere ogni periferia esistenziale a partire dagli ambienti di lavoro o dove questo non c’è più, fino al cuore dove si costruisce l’umanità, cioè la famiglia. Cristo va annunciato con la vita fatta di prossimità, di ascolto, di coinvolgimento di relazioni amicali, di servizio disinteressato: sono i laici per primi che devono scalfire la “globalizzazione dell’indifferenza” per testimoniare l’umanità salvifica di Gesù Signore, attraverso la “rivoluzione della tenerezza”.

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