Paolo VI si ispirò a Rosmini

Paolo VI ammirava Antonio Rosmini e lo citò in più occasioni, auspicandone anche la beatificazione, nonostante all'epoca il filosofo roveretano fosse ancora all'indice per alcuni suoi scritti e mal visto in molti ambienti ecclesiali. Anticipando dunque i tempi di molto, il papa del Concilio Vaticano II ha dimostrato quella capacità di profezia tipica dei santi, conferma data nell'ottobre 2014, con la beatificazione di Montini, che molti non avrebbero mai immaginato. La presentazione del recente libro di Fulvio De Giorgi, “Paolo VI. Il papa del moderno” (ed. Morcelliana), è stata l'occasione per affrontare il tema sotto una particolare angolatura, mostrando come il beato Antonio Rosmini godesse la stima di Paolo VI, che lo tenne tra i suoi ispiratori nella conduzione della Chiesa. Appassionato di Rosmini, il prof. Fulvio De Giorgi, docente di storia dell'educazione all'Università di Modena e Reggio Emilia, è anche il direttore del Centro di studi e ricerche “A. Rosmini” dell'Università degli studi di Trento, che ha organizzato l'evento, assieme alla Biblioteca rosminiana e al comune di Rovereto. L'incontro – tenutosi il 2 ottobre a Casa natale Rosmini a Rovereto – ha visto due interventi: quello dello storico e vaticanista Luigi Sandri, che ha svolto una riflessione sulla personalità di Paolo VI, e di don Vito Nardin, padre generale dei Rosminiani. Ha moderato Paolo Marangon, del Centro studi “A. Rosmini”. Paolo VI – come ha evidenziato don Vito – fu il primo papa, dopo Pio IX (1792-1878), a citare il nostro beato, dopo 99 anni di silenzio. Avvenne il 2 settembre 1963, in un discorso programmatico rivolto alla FUCI-Federazione universitaria cattolica italiana, che Paolo VI aveva coltivato da giovane. Nel dirigere la Chiesa, facendole affrontare il passo nella modernità, papa Montini, nonostante le molteplici difficoltà, ebbe un atteggiamento che rispecchiava i principi della spiritualità rosminiana di fedeltà verso la Chiesa: curarne le ferite con amore incondizionato (come fece il Rosmini con le famose “Cinque Piaghe”) per guarirla e portarla sempre più vicino all'ideale di Cristo; al tempo stesso con tranquillità, nonostante le tempeste, sapendo che al timone non c'è il papa ma Dio stesso.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina