Otto donne per la pace

Otto donne. Cinque continenti. Da Trento a Gerusalemme, e ora verso il mondo. Il cammino della pace, a volte sotterraneo e invisibile, poi affiora in superficie con tutta la sua forza trasformatrice e Trento è sempre più cuore propulsore di un appello al dialogo e alla convivenza affidato ora alla voce di "Donne di fede per la pace".

L'esperienza, avviata nel 2009 da un gruppo costituitosi a Trento composto da donne leader nelle comunità religiose della Terra Santa – ebrea, cristiana, musulmana -, torna dal 9 al 15 ottobre con un'edizione speciale su iniziativa della Cei-Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio Nazionale per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, delle Arcidiocesi di Trento e Bolzano, della Provincia autonoma, della Regione e del Comune di Trento (vedi box).

Dal capoluogo si sposterà a Bolzano e Roma, in un ideale ponte di comunione tra città che poi si protenderà oltre l'Italia e l'Europa per raggiungere altri Paesi nel mondo e proseguire un dialogo che mira a far germogliare anche in zone di conflitto il seme della pace.

"Questa tappa dell'iniziativa arriva nell'anno in cui si celebra il 50º della "Nostra Aetate", dichiarazione che ancora fa scalpore per l'invito a porsi in atteggiamento di dialogo con tutte le religioni, in particolare con ebraismo e islamismo – ha dichiarato don Cristiano Bettega, direttore dell'Ufficio nazionale per l'Ecumenismo il Dialogo interreligioso della Cei -. Ci auguriamo che, al di là delle commemorazioni a livello nazionale, ci sia concretizzazione pratica a livello locale e che Gerusalemme, da culla di fede diventi culla di pace per se stessa e per il mondo".

Lia Beltrami, già assessora provinciale alla solidarietà e alla convivenza, regista, cattolica, fondatrice del gruppo insieme a Hedva Goldschmidt, produttrice cinematografica e distributrice, ebrea ortodossa di Gerusalemme, ha poi parlato delle protagoniste del progetto. "Donne influenti nel mondo possono contribuire a modificare le opinioni, svolgendo un ruolo fondamentale nell'educazione dei figli e contribuendo a far sì che il messaggio di pace si radichi anzitutto in famiglia per poi estendersi alla comunità".

Il cammino avviato a Trento e proseguito a Gerusalemme ora si apre agli altri continenti, con l'adesione della dioesi di Trento: "Non si tratta di un evento – ha spiegato Alessandro Martinelli, direttore del Centro ecumenico – , ma di un progetto che è percorso permanente”

L'evento sarà preceduto da un'anteprima, lo spettacolo di Mira Awad, che si svolgerà venerdì 9 ottobre alle 20.45 al Teatro S. Marco, nella serata inaugurale del 18º Religion Today Film Festival. "Attingendo alle potenzialità simboliche del linguaggio artistico daremo vita ad un'intersezione significativa – ha spiegato la direttrice Katia Malatesta -, per noi è l'occasione di lasciarci coinvolgere in questo percorso trovando in Mira, cantautrice e artista che si spende per la pace e incarna essa stessa la complessità della società israeliana, una testimone privilegiata oltre che interprete attiva con la sua arte e il suo impegno sociale".

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