Grande Guerra, profughi di ieri e di oggi

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Prima guerra mondiale oltre 10 milioni di civili dovettero lasciare le proprie case a causa della minaccia dei bombardamenti e dell’avanzare degli eserciti. Per anni furono costretti a vivere in miseria, con scarse protezioni giuridiche e subendo pregiudizi xenofobi, violenze e soprusi. Un secolo dopo ai confini dell’Europa premono migliaia di profughi in fuga da Paesi in guerra. Dei profughi di un secolo fa e di quelli di oggi si occuperà “Profughi-rifugiati. Spostamenti di popolazioni nell’Europa della Prima guerra mondiale. Alle radici di un problema contemporaneo”, un convegno internazionale al quale parteciperanno storici e ricercatori italiani e stranieri, e che si svolgerà da domani al 6 novembre al Mart di Rovereto, in Trentino.La tre giorni di studio e riflessione è promossa dall’Università di Trento (dipartimento di lettere e filosofia), dal Museo della guerra di Rovereto, dalla Fondazione museo storico del Trentino, dal Laboratorio di storia di Rovereto, dall’Accademia roveretana degli Agiati e dalla Fondazione Bruno Kessler, con il contributo della Provincia autonomia di Trento.Il convegno fa parte del progetto “Profughi trentini nella Grande Guerra. 1915-1918”, che comprende anche una mostra la cui apertura è in programma a novembre a Rovereto e due volumi curati dal Laboratorio di storia di Rovereto ed editi dalla Presidenza del consiglio provinciale di Trento. Il progetto “Profughi” rientra tra le iniziative della Provincia autonoma di Trento per il Centenario della Prima guerra mondiale
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