Un’immersione nella storia di forte Pozzacchio

Rovereto – Sono decine le persone che in queste settimane hanno accolto l’invito del Museo della Guerra di Rovereto a partecipare attivamente alla sperimentazione del progetto europeo Mesch, che si propone di favorire l’interazione tra visitatori, oggetti esposti e informazioni digitali.

Durante il percorso di visita all’interno della sezione Artiglierie del Museo, che dura tra i 30 e i 45 minuti, i visitatori sono immersi in un’esperienza dedicata alla storia di forte Pozzacchio (l’ultimo dei forti progettati dagli austro-ungarici per proteggere il confine con l’Italia in caso di guerra). Attraverso le voci di diversi protagonisti – soldati, civili, operai – si cerca di mostrare il grande impatto che questa fortificazione austro-ungarica ebbe sul territorio e sulle comunità. Nel frattempo, un ricercatore osserva da lontano i movimenti e le interazioni del pubblico con i dispositivi. Al termine del percorso i visitatori sono invitati a compilare un questionario e a partecipare ad un’intervista.

La sperimentazione ha lo scopo di raccogliere informazioni sull’efficacia delle tecnologie adottate e sul comportamento dei visitatori.

Il progetto Mesch è stato ideato da Daniela Petrelli, professore ordinario alla Sheffield Hallam University in Gran Bretagna, che in passato ha lavorato all’Irst di Povo (oggi Fbk), insieme ad un gruppo di collaboratori distribuiti in sei nazioni europee.

La sperimentazione prosegue anche a novembre (il 6-7-8 e dal 10 al 14 con apertura dalle ore 10 alle 18) nelle Artiglierie del Museo.

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