L’arte? La spiegano i giovani

Tornano in tutta la provincia le Mattinate Fai. Protagonisti gli studenti che accompagneranno i loro “colleghi” alla scoperta del territorio: a Trento, i ragazzi del Pozzo raccontano le villette in stile razionalista della Bolghera

Giovani guide per giovani visitatori. Anche quest'anno, il Fai, Fondo ambiente italiano, ripropone l'iniziativa che vede protagonisti ragazze e ragazzi delle scuole trentine che, per alcune mattinate, accompagneranno studenti e scolari alla scoperta delle meraviglie del territorio.

“È un modello vincente che proponiamo ormai da quache anno”, racconta Margherita Cinelli, responsabile FAI delle delegazione di Trento per le scuole. “Le giornate riscuotono sempre un buon successo e sono molto apprezzare sia da chi ascolta, sia da chi si occupa di realizzare lo studio e spiegarlo poi ai propri 'colleghi'”, prosegue Cinelli che sottolinea l'importanza di coinvolgere fin da subito i più piccoli nella scoperta del proprio territorio. “Possono ammirare le bellezze artistiche senza nessun tipo di condizionamento, senza mediazioni o pregiudizi”, prosegue. “Se poi le guide sono ragazzi, tra loro, si instaura subito un rapporto di complicità che favorisce l'apprendimento, che passa anche attraverso la ricerca di un linguaggio semplice ma coinvolgente. L'obiettivo è quello di allargare questa esperienza a quante più scuole possibili”.

A Trento, mentre prosegue proficuamente da qualche anno la collaborazione tra il Fai e il liceo Prati (i ragazzi illustreranno quest'anno i palazzi della via SS. Trinità), per la prima volta condurranno le visite anche i giovani dell'Istituto tecnico tecnologico “A. Pozzo”. Sedici studenti di quarta avranno l'occasione di presentare parte del progetto che, da qualche anno, vede impegnate diverse classi dell'istituto tecnico tecnologico assieme ai docenti Salvatore Marà, Silvano Anderle e Francesco Petralia, in Bolghera, dove, in particolare nella zona tra via Adamello e via Altipiani, sono presenti alcune pregevoli ville che risalgono al periodo tra le due guerre, progettate da architetti di prestigio e di valore nell'ambito non solo locale.

“Si tratta di un progetto realizzato dal nostro istituto in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento, tuttora in fase di svolgimento”, commenta il professor Marà. “Siamo partiti da villa Paor, che porta il nome del famoso architetto che nel primo Novecento ha realizzato diversi interventi in città, proseguendo poi con il censimento di diverse abitazioni del quartiere cittadino, concentrandoci in modo particolare su quelle di stile razionalista, realizzate a partire dalla fine degli anni 20 e a cavallo tra gli anni 30 e 40. E proprio cinque di queste saranno 'raccontate' nel corso delle Mattinate Fai”.

Nata quasi per caso nell'inverno scorso, la collaborazione dell'Istituto con il Fondo ambiente italiano è destinata a continuare, viste anche le finalità comuni, non solo in un'ottica di salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico, ma anche a livello di metodologia di insegnamento. “Gli studenti hanno aderito fin da subito con entusiasmo”, conclude il professor Marà. “La conoscenza diretta e l'esperienza sul territorio rappresentano una preziosa occasione di crescita personale e professionale”.

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