La scuola, via del Vangelo

Bressan in Duomo con studenti e docenti dell'Arcivescovile

Una mattinata ricca di spunti, nell’atmosfera sempre gioiosa del patrono sant’Alberto Magno e nelle navate della Cattedrale, legame storico con la comunità diocesana. Così scolari e studenti, docenti e dirigenti dell’Arcivescovile di Trento e Rovereto hanno vissuto lunedì 16 novembre la loro festa annuale, introdotta dal rettore don Bruno Tomasi che ha ringraziato l’Arcivescovo Bressan per l’attenzione con cui segue i passi della scuola cattolica.

Nella sua omelia, il pastore ha voluto sottolineato il contributo specifico della scuola: “Essa ha una modalità unica per costruire la nostra personalità e il futuro, poiché nella scuola la crescita non è occasionale e irriflessa, ma la scuola è sistematicamente organizzata al fine delle conoscenze e dell’acquisizione di quanto ci è richiesto nella vita da adulti. E’ chiaro che oggi si domanda di più che nel passato, ma voi studenti avete anche strumenti che già al mio tempo non esistevano, benché vi fosse già allora un ricco patrimonio di cultura e di tecnica che hanno reso grande l’Europa nel mondo. Vi era inoltre la convinzione che ognuno di noi è chiamato a una missione e non siamo soli nel volerla realizzare, ma Dio ci è Padre”.

L’esempio di sant’Alberto Magno, una sorta di “professore enciclopedico” dalla conoscenza vastissima, che rinunciò alla fatica del pensare e curò la carità intellettuale – una delle opere di misericordia. “Egli si era formato nelle migliori scuole dell’epoca, lavorando duro per apprendere il più possibile; amava studiare ed era curioso di conoscere sempre di più. Non era di quegli che si accontentano di superare gli scrutini o esami, ma veramente desiderava profittare delle opportunità che le scuole che frequentava gli offrivano, che gli incontri con maestri gli proponevano, che i libri (sia pur manoscritti) esprimevano”.

Prendendo spunto dal Vangelo “che ci invita ad essere sale che dà gusto all’esistenza”, Bressan ha sottolineato una leva che l’educazione cattolica offre in più delle altre scuole. Con esse partecipa al comune servizio pubblico a beneficio della gioventù, che purtroppo in Italia (a differenza di molti altri Stati europei e americani)  fa tanta difficoltà ad essere riconosciuto. Nella nostra Provincia benefica di ampi sostegni, anche se passi ulteriori restano auspicabili”, ha concluso Bressan, che ha invitato ad avere “orizzonti ampi” ed ha proposto una preghiera anche per le vittime degli attentati in Francia.

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