Sanità, ridotti punti nascita e urgenze nelle valli

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Sanità. Ridotti i punti nascita periferici e le urgenze negli ospedali di valle. E’ l’effetto della normativa europea sugli orari di lavoro che entra in vigore oggi anche in Trentino: la norma introduce l’obbligo per medici ed infermieri di non lavorare più di 13 ore consecutive e di alternarle con 11 ore di riposo, senza superare il limite delle 48 ore settimanali.

Per rispettare la normativa, l’Azienda sanitaria ha, dunque, predisposto una riorganizzazione dei servizi negli ospedali trentini. Nelle strutture di Tione, Cavalese e Arco si potrà partorire solo di giorno, per mancanza di anestesisti, mentre nelle ore notturne e nei fine settimana la partoriente sarà trasferita nell’ospedale più vicino.

Stesso discorso per le urgenze: i codici rossi notturni nei nosocomi di Cavalese, Borgo Valsugana, Tione e Arco saranno trasferiti a Trento, Rovereto oppure Cles.

Oggi nei reparti degli ospedali periferici i medici si incontreranno per discutere della nuova organizzazione.

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