Sicurezza sulle piste, non ci saranno tagli

Non ci saranno tagli al servizio sicurezza sulle piste. Nonostante la diminuzione delle risorse e l'allarme terrorismo è stata confermata l'attività di sorveglianza della Polizia di Stato nelle principali stazioni sciistiche per la prossima stagione invernale. Secondo le prime indiscrezioni – si sta infatti ancora lavorando a Roma per definire il quadro operativo – dovrebbero essere 56 le località turistiche italiane (16 nel solo Trentino) a fruire della sorveglianza da parte di 230 “agenti della neve” (73 in provincia di Trento) coordinati dal centro alpino della Polizia di Stato con sede a Moena.

Il compito degli “angeli blu”, come vengono affettuosamente chiamati, è complesso. Il primo è certamente quello di ordine pubblico. Ricordiamo che l'anno scorso sugli impianti funiviari sono stati registrati 146 milioni di passaggi. Quindi gli agenti assicurano il rispetto delle norme penali e amministrative e in particolare quelle che regolano le attività sciistiche.

La sorveglianza poi diventa più capillare in occasione di gare di Coppa del Mondo e Coppa Europa. C'è poi l'attività di rilevazione degli incidenti su pista con la stesura di un verbale e la raccolta di testimonianze da utilizzare eventualmente in sede civile o penale. È un lavoro importante tenendo conto che l'anno scorso nel solo Trentino sono avvenuti 4.406 incidenti di cui la maggior parte dovuti a cadute accidentali.

Il centro alpino della Polizia di Stato ha sviluppato proficui rapporti con le polizie europee, in particolare con gli uomini della gendarmeria polacca, croata e tedesca per meglio garantire la sicurezza dei turisti stranieri.

Le notizie che vengono da Roma hanno confortato gli operatori turistici che temevano un drastico taglio del servizio a seguito degli ultimi tragici eventi di terrorismo internazionale e del concomitante Giubileo della misericordia che inizierà l'8 dicembre. Soddisfazione anche da parte della segreteria provinciale trentina del sindacato di Polizia che lo scorso ottobre aveva lanciato l'allarme su possibili tagli alla sicurezza.

Ivo Ganz, segretario Coisp di Moena ricorda che “il centro di addestramento alpino è un indiscusso fiore all’occhiello che non ha paragoni con altre analoghe strutture. Da noi – spiega – vengono a prepararsi professionisti della sicurezza in montagna da tutta Europa”.

Nell’ultima stagione invernale, gli sciatori che hanno usufruito degli impianti tra Alpi ed Appennino sono stati superiori ai 19 milioni di utenti con 149 milioni di passaggi. “Dati superiori a quelli di EXPO per fare un paragone attuale”, riprende Ganz. “È incredibile che a fronte di questo e in risposta alle sette nuove stazioni che da quest’anno hanno chiesto per la prima volta la presenza del nostro personale, si fossero ipotizzati dei tagli”.

Il centro di addestramento alpino della Polizia è stato istituito nel 1948 con sede a San Candido (Bolzano) per essere poi trasferito nel 1952 a Moena. Con il passare degli anni e con la creazione di figure professionali di alto profilo il centro di Moena si interessa di montagna e sicurezza a tutto campo. Svolge anche un'attività formativa per gruppi speciali sia italiani che stranieri e collabora fattivamente con il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico. A Moena hanno sede anche quattro unità cinofile per la ricerca in valanga o dispersi in superficie.

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