L’oratorio… ai laici

Passa dalla parrocchia all'associazione “Noi Oratori” la gestione completa della struttura

Don Antonio Brugnara, subentrato a don Remo Vanzetta nell'ottobre 2014, sta camminando col passo del montanaro nella sua opera di parroco di Pergine e altre sei parrocchie frazionali. Un cammino che completa per certi aspetti quello del suo predecessore, ma che propone anche nuovi e stimolanti percorsi che tendono a coinvolgere il più possibile la comunità nei suoi più diversi aspetti.

La ristrutturazione-riorganizzazione della canonica è solo la parte operativa di un programma più ampio. In pochi mesi è riuscito, grazie alla concreta collaborazione di progettista e ditte appaltatrici, a ridare volto nuovo ad un struttura ormai inadeguata dopo decenni di utilizzo, adottando tutte le tecnologie attuali nel settore dell'impiantistica ma sopratutto riorganizzando gli spazi, che sono stati razionalmente divisi: abitazione del parroco al primo piano, uffici e sale varie a pianoterra, facilmente raggiungibili dagli utenti.

Nel vasto piano di riorganizzazione gestionale ed economico-finanziaria rientra anche l'oratorio che ora non è più gestito dalla parrocchia ma in tutto e per tutto dall'associazione “Noi Oratori”, finora impegnata nella parte organizzativa, mentre tutta la parte gestionale dell'oratorio era in capo alla parrocchia.

L’edificio, poco distante dalla chiesa di S. Maria, è sede di innumerevoli attività parrocchiali e oratoriane. Basti pensare alla catechesi che coinvolge circa 700 ragazzi della scuola dell’obbligo. Ma poi ci sono le attività sportive svolte nella palestra o nel campetto; le varie attività culturali portate avanti nelle diverse sale dell’edificio (preziosissimo il teatro che per decenni è è stato l’unico spazio dell’intera comunità di Pergine); le attività ricreative settimanali; la partecipazione a eventi nazionali e internazionali (incontri a Loreto, Colonia, Assisi, col Papa…); i “Grest” estivi con 200 ragazzi coinvolti; l’ormai tradizionale sfilata di carnevale… Ma oggi oratorio vuol dire anche forte coinvolgimento degli adulti, con corsi di preparazione al matrimonio, incontri di giovani coppie, di famiglie e di anziani.

Oggi l'oratorio ospita una varietà e complessità di attività che sono ben diverse da quelle che avevano portato alla costruzione dell'oratorio nel 1882, riservato per decenni solamente ai maschi; alle donne si penserà solo nel 1924 quando finalmente fu costruita la “Provvidenza”, oggetto in questo periodo di profonda ristrutturazione ormai pressoché conclusa e che diventerà un importante polmone di sfogo per varie attività parrocchiali, dalla Caritas, al Centro Aiuto alla vita, dalla Pastorale Anziani agli Scout.

Preziosissima quindi la disponibilità data dall’associazione “Noi Oratori” a prendersi in carico gli aspetti gestionali di questa complessa organizzazione. Il direttivo dell’Associazione, rinnovato nel marzo 2015, ha accettato la “sfida”, concordando con la parrocchia un contratto di comodato dove si impegna ad occuparsi di tutta la gestione della struttura a partire da novembre 2015.

Questa “sfida” – afferma il giovane Mattia Diffini che ha rilevato il compito di presidente da Mario Fruet – implica che i volontari si impegnino a far sì che la struttura sia efficiente, si auto-finanzi per coprire le spese di gestione, sia curata nella manutenzione, sia funzionale alle attività parrocchiali e oratoriane, sia un punto di riferimento per la Comunità qualora essa abbia la necessità di avere a disposizione un ampio spazio per proposte educative e culturali. “Tenendo presente sempre il progetto educativo che ci guida in tutte le attività che proponiamo e in tutto l’impegno che mettiamo nella gestione della struttura”.

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