Ue contro l’utero in affitto

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Stop agli “uteri in affitto”, che riducono la donna, il suo grembo e i bambini a una merce, con lo sfruttamento soprattutto delle donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo. Questo importante messaggio è emerso in assemblea plenaria al Parlamento europeo.

All’interno del Rapporto annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo – presentato ieri – ha trovato posto un emendamento che segna un punto fondamentale, affermando che il Parlamento europeo «condanna la pratica della maternità surrogata, che mina la dignità umana della donna, visto che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usate come una merce; considera che la pratica della maternità surrogata, che implica lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano per profitti finanziari o di altro tipo, debba esser vietato e trattato come questione di urgenza negli strumenti per i diritti umani».

Condivide la posizione dell’Unione Europea il dottor Antonio Mazza, presidente del Centro di Aiuto alla vita di Trento (ascolta qui sotto)

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