Finanziaria, via libera dal consiglio provinciale

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Approvata sabato al termine di una maratona di sette ore e dopo una settimana di dibattito in aula la manovra finanziaria provinciale.

Via libera con 23 voti a favore e 11 contrari alla legge di stabilità e al bilancio di previsione della Provincia di Trento. Una manovra finanziaria da 5miliardi di euro, che poggia sulla detassazione per cittadini e imprese, sull’efficientamento della pubblica amministrazione e sugli investimenti strategici. “Una finanziaria di responsabilità” ha detto il presidente Rossi al termine delle dichiarazioni di voto in aula, soffermandosi anche sul valore dell’autogoverno e sulla prossima discussione sul Terzo Statuto di autonomia.

Critiche le minoranze, che hanno ribadito la mancanza di visione della manovra. Per Civettini della Civica è “una finanziaria che fa solo azioni di pronto soccorso, non di governo”. Nel mirino di Borga ci sono invece gli impegni di spesa per opere pubbliche fino al 2019; Fugatti della Lega Nord punta il dito contro le scelte in campo sanitario, dai punti nascita alle rsa, “che non rispondono alle esigenze dei territorio”.

La critica più dura arriva però dai sindacati di Cgil, Cisl e Uil. In una nota i tre segretari provinciali Ianeselli, Pomini e Alotti denunciano di aver assistito alla “trasformazione del consiglio provinciale in una bazar, dove in poche ore si contrattano da parte di singoli provvedimenti spesso slegati da un impianto complessivo e con un impatto finanziario da milioni di euro”. A preoccupare i sindacati è l’approvazione dell’emendamento sugli sgravi Irap per chi assume lavoratori stagionali.

Sentiamo il segretario provinciale della Cisl del Trentino Lorenzo Pomini. (ascolta qui sotto)

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