Un tempio per l’adorazione eucaristica

Chi entra oggi nella chiesa del Santissimo Sacramento di Trento, rivolgendo lo sguardo alla parete di destra, può vedere una lapide commemorativa, che porta la data del 5 – V – 1956. Essa è stata murata per volere delle autorità religiose del tempo a perenne ricordo di due importanti eventi: la consacrazione della chiesa e la celebrazione del Primo Congresso Eucaristico diocesano. L’iscrizione celebrativa dice: “Tra queste balze alpine contro le quali s’infransero le estreme onde dell’eresia con l’incoraggiamento del Santo Pontefice Pio X per opera di mons. Flabbi rettore del seminario sorse questo augusto tempio dedicato al culto dell’Eucaristia. Iniziato nel 1912 con la benedizione del card. Van Rossum solennemente consacrato da mons. Endrici il 5 maggio 1926. Ricordo del Primo Congresso Eucaristico diocesano. Testimonio marmoreo della Fede di questa terra dove i padri del Concilio definivano le basi della dottrina eucaristica”.

Successivamente alla consacrazione della chiesa, il primo gennaio 1928, il P.V. Celestino Endrici inaugurava l’adorazione del Santissimo Sacramento, con un numeroso concorso di popolo. Con un suo decreto del 4 febbraio dello stesso anno veniva costituito il Sodalizio della Adorazione (tuttora esistente ed operativo presso la chiesa di S. Chiara) con lo scopo di raccogliere adoratori dinanzi a Gesù Sacramento e fare opera di animazione del culto Eucaristico nella città e nella diocesi.

La chiesa è dedicata al SS. Sacramento e i lavori di costruzione, sospesi durante la Grande Guerra, vennero ripresi nell’ottobre del 1925. Seguirono anni di intensa attività eucaristica e di “palestra liturgica” per i giovani del vicino Seminario.

Nel 1963 la chiesa divenne sede parrocchiale con la nomina di don Alfredo Bertolini primo parroco della stessa. Attorno sorsero le strutture necessarie al respiro di una comunità parrocchiale: il fonte battesimale, l’oratorio, la casa canonica, i campi sportivi, il teatro e di recente il totale restauro dell’edificio sacro con, tra l’altro, l’apertura di tutte le finestre originali ed il rifacimento del pavimento.

L’amore alla chiesa si concretizza soprattutto in momenti di vita liturgica intensamente partecipati, uniti a una vita di testimonianza cristiana.

Gianfranco a Beccara

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