>
“Una decina d’anni fa il cardinale Cé, patriarca di Venezia, dichiarava che i missionari trentini erano uno stuolo nel mondo. Ora non potrebbe più dire così: tanti sono morti o costretti a ritirarsi nelle case per anziani, e non ci sono nuove vocazioni alla vita missionaria. In quarant’anni i missionari si sono ridotti a un terzo e molti sono avanti negli anni: ammirevoli, ma pochi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, nell’omelia alla messa per l’Epifania celebrata ieri mattina in cattedrale a Trento.“Di fronte ai molti aspetti altamente positivi della nostra Chiesa locale – ha aggiunto – questa è una lacuna grave, che ci interroga sulla vitalità nostra”.Nella sua omelia l’arcivescovo Bressan ha sottolineato l’aspetto dell’universalità del messaggio cristiano richiamato dall’Epifania, “perché il cristianesimo – ha detto – abbraccia ogni fedele, senza guardare a che nazione sia iscritto, quale colore della pelle abbia, supera le separazioni tra culture e partiti politici, ha una concezione dell’uomo che va oltre le correnti filosofiche prevalenti e le scelte dei Governi al potere”.
Ieri pomeriggio i rappresentanti di oltre venti comunità straniere presenti in Trentino si sono riuniti in Cattedrale per festeggiare l’Epifania dei popoli, momento di universalità della fede in Gesù.
Lascia una recensione