Nel mare ci sono i coccodrilli

A Bolzano il programma della Giornata si apre nella chiesa di Regina Pacis con la celebrazione di una messa multilingue

Bolzano – Si celebra domenica a Bolzano, come ovunque, la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il contesto è quello del forte incremento migratorio verificatosi negli ultimi mesi, quello della spinta alla solidarietà e dei rigurgiti xenofobi. Nel capoluogo altoatesino il programma si apre nella chiesa di Regina Pacis con la celebrazione di una messa multilingue. Segue, nel vicino teatro Cristallo, lo spettacolo “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Sarà Christian Di Domenico a mettere in scena la storia vera di un bimbo afgano, Enaiatollah Akbari, raccontata in un libro di Fabio Geda – che insieme a Di Domenico ha curato l’adattamento – che a suo tempo fu un vero e proprio caso letterario.

La Giornata del migrante è all’insegna del tema “Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”. “Sempre più spesso – scrive Papa Francesco nel suo messaggio – le vittime della violenza e della povertà, abbandonando le loro terre d’origine, subiscono l’oltraggio dei trafficanti di persone umane nel viaggio verso il sogno di un futuro migliore. Se, poi, sopravvivono agli abusi e alle avversità, devono fare i conti con realtà dove si annidano sospetti e paure”. “Più che in tempi passati, oggi il Vangelo della misericordia scuote le coscienze, impedisce che ci si abitui alla sofferenza dell’altro e indica vie di risposta che si radicano nelle virtù teologali della fede, della speranza e della carità, declinandosi nelle opere di misericordia spirituale e corporale”.

Nel racconto di Geda, Enaiatollah è un giovane le cui peripezie cominciano con la morte del padre, scomparso nell’incidente in cui si perde anche il carico del camion che stava guidando. Merce preziosa agli occhi dei talebani, che da allora cominceranno a perseguitare la famiglia del ragazzo, chiedendolo di fatto come risarcimento per il carico perso. La madre decide dunque di organizzare la fuga per il figlio. Lo accompagna in Pakistan e, dopo essersi fatta promettere che sarebbe diventato un uomo per bene, lo lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo mette in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non riuscirà a fargli perdere l’ironia né a cancellargli il sorriso dal volto.

Lo spettacolo fa parte di “Madre Terra”, la rassegna che l’associazione Cristallo organizza insieme alla Caritas diocesana e all’Università di Bolzano, in collaborazione con il Settore Pastorale Immigrati della diocesi di Bolzano-Bressanone. Al termine della rappresentazione verrà trasmesso, per la prima volta in pubblico, il video “Volti, voci e storie di immigrati”: racconti di vita dei membri della Consulta Immigrati/e di Bolzano.

Il percorso “Madre Terra” si chiuderà giovedì 11 febbraio, alle 20.30, con la conferenza “L’economia civile può eliminare la disuguaglianza?”, con Luigino Bruni e Susanne Elsen, in collaborazione con la Scuola di Economia Civile.

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