Lauro e gli altri

Mercoledì 10 febbraio il Bollettino della sala stampa della Santa Sede registra, oltre a quella di mons. Lauro Tisi alla guida dell'Arcidiocesi di Trento, in seguito alla rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita Luigi Bressan, la nomina di altri due vescovi.

“Il Santo Padre Francesco – si legge nella nota della Santa Sede – ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Belluno-Feltre, presentata da S.E. Mons. Giuseppe Andrich, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico” e ha nominato vescovo della diocesi confinante di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Padova. E in seguito alla rinuncia del vescovo di Ales-Terralba mons. Giovanni Dettori, Papa Francesco ha nominato vescovo di quella diocesi padre Roberto Carboni, O.F.M. Conv., nel suo Ordine Segretario Generale per la Formazione. Due coetanei, sono entrambi nati nel 1958, di quattro anni più vecchi del loro fresco “collega” chiamato alla guida della diocesi di Trento.

Sempre Mercoledì delle Ceneri Papa Francesco ha preso atto della rinuncia dell'Ausiliare di Torino, mons. Guido Fiandino, per sopraggiunti limiti di età.

Ai microfoni di radio Trentino inBlu, don Ivan Maffeis ha sottolineato l'attenzione del Papa a scegliere e nominare persone “di spessore”, “pastori che conoscono l’odore delle pecore e lo portano addosso”. “Questa la cifra con cui Francesco sta misurando i suoi preti e nominando i suoi vescovi”: persone di fede, staccate dai beni materiali, distaccate dalla carriera e dalle logiche del mondo, che conoscono “la povertà di chi ha incontrato la vera ricchezza”.

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