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La questione dei controlli al confine decisi dal governo austriaco.
Mentre il consiglio regionale ieri ha rinviato il dibattito in aula per il 16 marzo l’Austria ha annunciato che non accetterà più di 80 domande d’asilo al giorno, mentre farà transitare entro i propri confini (da tutti i valichi, non solo il Brennero) non più di 3 mila 200 migranti al giorno.
Oggi il presidente Ugo Rossi in trasferta a Bruxelles in un incontro con un gruppo di europarlamentari – per approfondire la conoscenza di alcun asset strategici su cui la Provincia autonoma di Trento sta investendo con convinzione – ha toccato ovviamente il tema: “Vi chiediamo anche a nome Tirolo e Sudtirolo – ha detto Rossi di cercare di far capire che qui è in gioco anche il progetto di una sperimentazione di Europa che è nato dal basso, quello dell’Euregio, e che un confine al Brennero rischia di mettere in discussione”.
Nel pomeriggio Rossi incontrerà la commissaria per le politiche regionali Corina Creto, occasione per presentare la delibera dell’ Euregio approvata lunedì con la richiesta in sostanza del rispetto dell’accordo di Schengen.
Intanto al valico del Brennero in tarda mattinata è iniziato il presidio organizzato dalla Lega Nord del Trentino Alto Adige per sollecitare si legge in una nota “un’azione forte da parte delle due Province contro un Governo e un Europa incapaci di gestire il flusso di profughi”.
Sabato 20 febbraio, sempre al Brennero, è la volta di una catena umana “transfrontaliera”. Una manifestazione che parte da un appello, firmato dai consiglieri regionali del Pd, da esponenti del mondo sindacale, associativo, culturale, della società civile e da singoli cittadini. “Un no deciso ai muri – si legge nell’appello – che sono il sintomo dell’assenza di una politica europea, e che rappresentano la morte di un’idea e di una straordinaria occasione”.
Tra i partecipanti, che ci tengono comunque a specificare che non è un’iniziativa contro l’Austria, anche il Forum trentino per la pace e i diritti umani. Ai nostri microfoni il presidente Massimiliano Pilati.
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