Solidarietà da correre

Anche Luca Divina, trentunenne di Borgo, protagonista delle iniziative a sostegno del Caritas Baby Hospital di Betlemme

Le porte del Caritas Baby Hospital di Betlemme sono aperte ogni giorno, senza interruzione, dal 1952, quando fu fondato dal padre svizzero Ernst Schnydrig.

Nel 2014, dal poliambulatorio, sono passati oltre 38 mila bambini e negli 82 posti letto dei reparti sono accolti più di 4 mila piccoli degenti. Arrivano dalle che famiglie che abitano tra Betlemme ed Hebron, accolti e curati indipendentemente dalla loro religione, etnia ed estrazione sociale.

Non gode di nessun sostegno pubblico, vive delle donazioni di privati, parrocchie ed associazioni. Una di queste è l'associazione Aiuto Bambini Betlemme, protagonista in queste settimane di una iniziativa che ha coinvolto anche Luca Divina, 31 anni, di Borgo, che da cinque anni corre le mezze maratone.

Luca, nell'autunno del 2015, con le parrocchie di Borgo e della Valsugana, ha visitato la struttura durante un viaggio in Terra santa. “Grazie a don Daniele Morandini e don Bruno Tomasi, ho potuto toccare con mano questa realtà assieme ad alcuni miei coetanei”, spiega. “Una volta rientrato a casa mi sono messo in contatto con l'Associazione Aiuto Bambini Betlemme”.

Domenica 14 febbraio si è corsa a Bussolengo, la “Giuletta&Romeo Half Marathon”. Luca e altri cinque runner, tra cui padre Gabriele Bezzi, chilometro dopo chilometro, hanno portato assieme la campagna “Adotta un chilometro”: per ogni mille metri percorsi, infatti, hanno raccolto 7,5 euro, l'equivalente del costo di una visita a un piccolo malati di Betlemme: complessivamente ne hanno fatti 80 di chilometri, spinti dall'amore, lo stesso che anima i tanti volontari, anche in Italia, che si sono presi a cuore questo ospedale, l'unica struttura pediatrica della Palestina.

Al Caritas Baby Hospital di Betlemme oggi lavorano oltre 200 persone tra medici, infermieri e personale non sanitario. Molti sono palestinesi – sia crisitiani sia mussulmani – che vivono e lavorano in armonia. Con loro anche quattro suore Elisabettiane di Padova, da 40 anni presenti al Caritas Baby Hospital. Ma non è finita. Luca, infatti, che da tempo corre per il Gs Valsugana, è impegnato anche in una nuova campagna di solidarietà. “Con gli altri amici dell'associazione promuoveremo la vendita delle magliette con cui abbiamo intenzione di affrontare i nostri prossimi impegni sportivi. Come noi, vorremmo che ci fossero tanti altri testimonial del Caritas Baby Hospital. Quello che chiediamo è di acquistare la maglia, il costo è di 25 euro, e di indossarla in occasione di ogni maratona o mezza maratona che verrà corsa in futuro”.

Un messaggio di amore, di solidarietà per donare un futuro migliore, una speranza di vita a tanti bambini. E continuare a tenere in vita, come accade da 64 anni, l'unico ospedale pediatrico della Palestina.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina