Alle radici della vita

S’intitola “Laudato si’ – alle Radici della Vita” la mostra di Settimo Tamanini, in arte Mastro7, inaugurata il 18 febbraio ed esposta fino al 3 aprile presso la Basilica di Sant’Ignazio di Loyola a Roma. Il roveto ardente, il melograno, il fico, il castagno, il melo, l’ulivo, la vite, il mandorlo: otto grandi alberi in rame soffiato, che sembrano affondare saldamente le radici nella terra, in dialogo con la volta della chiesa madre dei gesuiti, sulla quale un altro grande artista trentino, Andrea Pozzo, alla fine del ‘600 mise in opera uno dei suoi virtuosismi prospettici dipingendo un firmamento proiettato verso l’infinito. Il cielo illusionistico affrescato da Pozzo che sembra dare e ricevere luce, forma e sostanza dagli alberi sottostanti, aiutando i visitatori a comprendere il messaggio dell’ultima enciclica di papa Francesco: il creato è dono di Dio e a lui rimanda. E ancora, come si legge all'inizio della stessa mostra: "Gli alberi in rame soffiato rimandano agli albori della Creazione, al mondo voluto e creato da Dio, ricco di misericordia, per farne dono all'umanità”.

Promossa dalla Rettoria di Sant'Ignazio, dalla Fondazione San Vigilio, dalla Fondazione per i beni e le attività culturali e artistiche della Chiesa e curata da padre Federico Pelicon sj l’esposizione è entrata a far parte degli eventi per il Giubileo della misericordia.

All’affollata cerimonia di inaugurazione il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il console onorario di Romania Maurizio Passerotti, padre Pelicon e padre Massimo Nevola, in rappresentanza della Congregazione dei Gesuiti, Luigi Giuriato, presidente della San Vigilio .

Dei giorni scorsi, presso il Pontificio Collegio Pio Romeno, l’incontro tra l’artista e gli organizzatori dell’esposizione con il card. Gianfranco Ravasi presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, con la consegna del catalogo che descrive le opere.

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