Vitalizi, quasi 10mila firme contro i privilegi

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Vitalizi. 9817 firme contro i privilegi della politica. E’ quanto è stato raccolto dalle Acli durante la campagna, lanciata ad agosto, a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare che punta a ridurre i compensi e ad eliminare le pensioni dei consiglieri regionali.

Tre i punti della proposta del movimento aclista: riduzione dell’indennità consiliare mensile a 7.500 euro lordi (corrispondenti a circa 4.700 euro netti), contro gli attuali 9.800 euro lordi e riduzione da 1450 euro a 500 euro mensili delle spese sostenute dal consigliere per svolgere la propria attività; dimezzamento delle indennità di funzione per i consiglieri regionali che occupano la carica di presidente del consiglio, presidente della giunta o assessore della Regione; abolizione delle pensioni dei consiglieri regionali. E per quanto riguarda la questione dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali, viene fissata la somma lorda mensile di 3.300 euro.

La presidenza del consiglio regionale ha accolto la proposta di legge con le firme in calce. Nelle prossime settimane è in programma un incontro con i rappresentanti delle Acli; poi la proposta passerà al vaglio della commissione competente, per approdare infine in aula del consiglio regionale per il dibattito.

 

“Nella raccolta firme sono stati coinvolti sindacati, associazioni e categorie economiche. Questa è una richiesta di sobrietà alla politica che arriva da tutta la società civile” spiega il presidente delle Acli trentine Fausto Gardumi. (ascolta qui sotto)

 

“Abbiamo riscontrato qualche difficoltà nella raccolta firme soprattutto tra i giovani” aggiunge Gardumi.

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