Grazie, padre Luigi

Cominciato il 30 maggio 1999, nel clima del Grande Giubileo d'inizio millennio, l'episcopato di mons. Bressan a Trento si conclude il prossimo 3 aprile nel cuore dell'Anno Santo della Misericordia. Fra queste Porte Sante 17 anni in cui il “padre Luigi” si è speso senza riserve, annunciando la speranza del Vangelo

Mercoledì 23 marzo, alla vigilia della Messa Crismale del Giovedì Santo in cui laici, preti, religiosi e religiose gli esprimono la loro riconoscenza, mons. Luigi Bressan ha scelto di salutare i dipendenti di Curia in un clima cordiale, di forte impronta spirituale. Con una profonda meditazione sui vangeli della Pasqua, proposta da padre Aurelio Mozzetta, al termine della quale l'Amministratore Apostolico ha invitato a raccogliersi ancora in silenzio. Ha espresso poi “il grazie profondo e sincero” che spesso gli abbiamo sentito sulla bocca in questi anni, non formale, assieme alla condivisione dello sgomento provato il giorno prima alla notizia degli attentati di Bruxelles: “Sono molto addolorato – ha confidato Bressan – perché nei giorni in cui celebriamo il Cristo che è venuto per unire i popoli nell'amore, c'è chi semina l'odio e la violenza”. E il suo pensiero appariva come sempre proiettato negli altri angoli del mondo che ben conosce, dove “si combatte una guerra mondiale a pezzi”.

Dentro quest'amarezza, il conforto è venuto da una recente visita ai profughi siriani accolti a Villa San Nicolò grazie al corridoio umanitario sostenuto dall'Arcidiocesi e dalla Provincia: “C'è ancora molto da fare – aggiunge – ma questa è la strada giusta”.

Bressan ha poi gradito da parte dei dipendenti di Curia il dono di una pianta (“da coltivare, ricordandosi di noi”) per l'appartamento di via Santa Croce attiguo alla chiesa di Santa Chiara dove andrà a vivere da Arcivescovo emerito. Un ruolo che, anche grazie alla buona salute, svolgerà certamente con la stessa dedizione di prima collaborando con mons. Lauro Tisi: l'intesa fra i due è sempre stata ottima, come risulta anche dalla scelta dell'ex vicario generale di essere ordinato dal suo Arcivescovo. E' probabile peraltro – come già avvenuto nei mesi e negli anni scorsi – che anche la Conferenza Episcopale Italiana e altri organismi internazionali potranno avvalersi della sua esperienza e della sua sensibilità per qualche incarico nei prossimi anni.

Più che fare bilanci, Bressan continua a guardare in avanti nell'apertura al mondo che ha stupito i trentini e all'insegna di quella speranza che ha sempre ispirato la sua azione pastorale e le sue infaticabili giornate.

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