“Noi migranti”, di ieri e di oggi

“Viaggiano stipati come bestie, la puzza sotto coperta è insopportabile. Sul ponte almeno si respira, sul ponte si assiste ai funerali in mare, quando bisogna far scivolare nelle acque i corpi dei più sfortunati”. Queste parole non si riferiscono ai viaggi che dalle coste africane arrivano in Europa, ma alle navi che dall’Europa salpavano alla volta dell’America. E quelli stipati “come bestie” erano gli italiani che emigravano sperando di essere accolti in una terra più ospitale. Negli anni Cinquanta del Novecento anche Telve Valsugana vide partire molte famiglie: per la Svizzera, l’Austria, il Belgio, la Francia, l’Australia. Dalla voglia di conoscere meglio e mettere a confronto le due direzioni del fenomeno migratorio è nato il progetto “Noi migranti: storie di ieri, oggi… e domani?”, promosso dai giovani del Gruppo RagGio dell’Oratorio Don Bosco di Telve Valsugana, che all’interno del Piano Giovani di Zona a partire dal 2014 hanno approfondito il fenomeno migratorio – anche con un viaggio a Palermo per visitare i centri che accolgono i migranti -, dando ora vita a uno spettacolo che mette a confronto la storia di oggi con quella di ieri. “Oggi siamo noi quelli che possono rendere la propria terra più ospitale a chi dalla sua deve scappare”, dicono.

In scena (alcuni per la prima volta) otto ragazzi e ragazze dai 17 ai 32 anni. La regia e la drammaturgia dello spettacolo, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Caritro e dell’Oratorio don Bosco di Telve, sono curate da Poyraz Turkay e Cinzia Scotton. Il debutto è sabato 2 aprile alle 20.45 al Teatro Don Bosco di Telve. Ingresso a offerta libera. Si replica sabato 16 aprile a Roncegno.

Il gruppo RagGio è disponibile a concordare nuove date in altri teatri: per informazioni Veronica tel. 3474723604.

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