E’ la Parola la carica del pastore rendenero

Gli occhi spalancati a cogliere ogni accento del saluto dei giovani. Il passo svelto, da montanaro doc, che distanzia anche la scorta della Digos. La voce tonante nel chiedere ai politici di “aver fiducia di questa Chiesa”. Il gesto deciso dell'indice verso il Crocifisso Risorto che rappresenta un “Dio capovolto”.

Questi umanissimi tratti fisici resteranno a lungo nella memoria collettiva, ben oltre questo straordinario 3 aprile, a delineare la risorsa di energia anche spirituale che il nuovo 54enne arcivescovo di Trento si porta dentro e sprizza da ogni gesto. Una vitalità che lo accomuna peraltro a mons. Bressan – a 76 anni ha confermato domenica la gioia giovanile con cui vivrà anche il servizio di arcivescovo emerito – e che va ricondotta però ad una sorgente nascosta.

Quella che lo stesso mons. Lauro ha indicato nel saluto finale parlando del libro dei Vangeli aperto come un tetto sopra la sua testa. “Questa Parola – ha detto Tisi spiegando da dove viene al cristiano la carica vitale – è per noi casa e riposo, ci infonde speranza, ci precede. Non siamo noi a darle forza, è Lei che ci infonde coraggio, ci solleva su ali d'aquila, ci nasconde ‘nel segreto della sua dimora’. Con stupore e meraviglia, riconosciamo che non siamo noi a portarla, ma è la Parola che porta noi agli uomini e alle donne del nostro tempo”.

Sarà un episcopato lungo, dinamico, sorprendente, perché prima delle qualità umane si riconosce la forza della Pasqua, di quel Falegname di Nazareth che ci suggerisce ancora “vie inedite e inaudite fatte di compassione, di tenerezza, di misericordia”.

C'è tanto Papa Francesco in quest'orizzonte programmatico del primo vescovo trentino scelto da Bergoglio (e ordinato da un altro trentino), un “figlio di questa Chiesa” che trae la sua forza dalla Parola condivisa (“mi metterò in ascolto con voi”, ha detto Tisi ai giovani) e dall'ascolto silenzioso.

Il piccolo dono che ha scelto di fare ai trentini – un libretto andato a ruba e ora ristampato in altre 2 mila copie, – è la riflessione sul vangelo della Creazione nell'enciclica Laudato sì’. E’ scritta dal biblista don Lorenzo Zani, la guida spirituale che ha insegnato a don Lauro a maturare l'amore per l'unico Verbo che ci offre una chiave per entrare nella Vita: “vita senza se e senza ma – aggiunge mons. Tisi nel suo dono ai presenti – in grado di saziare la nostra fame di verità, dare voce al silenzio degli ultimi, riportare pace nel conflitto, serenità a questo tempo così carico di ansia. E restituire finalmente compimento allo stupore. Questo è il Dio in cui voglio credere, insieme a voi. E, con voi, provare a raccontarlo”. Dopo gli applausi di domenica, ora è il momento di tornare a condividere questo racconto tornando ai nostri campanili, portandosi nel cuore i rintocchi del festoso “campanò” di domenica sera.

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