Terremoto in Ecuador, l’appello della Diocesi

Dalla provincia di Manabì la testimonianza di fratel Luciano Rossi e di padre Claudio Zendron

Il bilancio del terremoto che il 16 aprile ha colpito l’Ecuador è al momento di 660 vittime accertate, 31 dispersi, 30.223 senzatetto, 1.125 abitazioni distrutte e 560 scuole danneggiate, secondo i dati di Caritas Ecuador.

Nel Paese operano attualmente nove missionari trentini, alcuni dei quali si trovano nelle zone maggiormente colpite dal terremoto, nelle due province più povere dell’Ecuador: Esmeraldas, dove vive la comboniana di Cavedine suor Elda Merlo, e Manabì dove svolgono il loro servizio padre Claudio Zendron, comboniano di Valda, fratel Luciano Rossi, religioso del Cottolengo nativo di Cles, e i missionari laici Mauro e Maria Bleggi di Trento.

“Il numero delle vittime – scrive fratel Luciano Rossi nella e-mail inviata pochi giorni fa al Centro missionario di Trento – è destinato ad aumentare, perché nei villaggi distanti dalle vie di comunicazione, dove si arriva solo a piedi o con animali da soma, nessuno ha notizia di cosa sia successo, anche perché si è nella stagione delle piogge e le vie di accesso sono ancora più difficoltose del solito”.

“Nella zona di El Carmen stiamo dando assistenza a 140 famiglie che hanno perso la casa”, scrive padre Claudio Zendron. “Distribuiamo alimenti e indumenti. La gente, aiutata dai vicini, sta costruendo case di bambù con il tetto di zinco per proteggersi dalle piogge e dal sole durante la giornata. Lentamente si sta tornando alla normalità nelle campagne. I problemi più gravi riguardano le città, dove la popolazione che ha perso tutto deve reinventarsi come iniziare a vivere”.

Nelle province più colpite c’è necessità di aiuti alimentari, di articoli di igiene e pulizia, di impianti per la potabilizzazione dell’acqua e, a breve termine, occorrerà attivare misure per il recupero materiale, psicologico e spirituale della popolazione.

La Diocesi di Trento, attraverso la Caritas e il Centro Missionario, invita alla solidarietà concreta, anche in risposta agli appelli dei missionari trentini che operano nelle zone maggiormente colpite. Anche la comunità ecuadoregna presente in Trentino intende sensibilizzare la popolazione attraverso le realtà diocesane, per raccogliere fondi da inviare ai missionari presenti in loco e alla stessa Caritas Ecuador per continuare l’opera di sostegno alle popolazioni colpite dal sisma.

Per contribuire alla raccolta fondi, si possono inviare offerte sul c/c Postale 12005393 o sul c/c bancario Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo EU IBAN: IT41 G035 9901 8000 0000 0081237, specificando nella causale: “Terremoto Ecuador 2016”.

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