“Altro che invasati…”

Attesa a Volano per il concerto dei “The Sun”, gruppo musicale che racconta in musica l'incontro con Cristo

Quando la musica ti cambia la vita. Poco meno di dieci anni fa erano all’apice della loro carriera: quattro dischi in inglese, più di 300 concerti suonati in tutto il mondo e un popolo di fan sempre pronti ad osannarli. Hanno aperto i concerti di gruppi come i The Cure, i Vandals e gli Offsprings. Poi, l’eccesso è diventato insopportabile. Sesso, droga, alcol, il trinomio spesso associato alle rockstar, diventa la normalità, fino a creare alcuni problemi all’interno della band. Un giorno, però, Francesco Lorenzi capisce che cosi non si può andare avanti. Inizia un percorso di fede, grazie alla sua famiglia, l’unico gancio sicuro che gli era rimasto. E da quel momento i Sun Eats Hours, nati a Thiene nel 1997, si sciolgono e rinascono come The Sun.

Ricomincia così la storia collettiva di Francesco Lorenzi, Riccardo Rossi, Matteo Reghelin e Gianluca Menegozzo, quattro musicisti, amici per la pelle, che da punkettoni, già a 14-15 anni, si sono riscoperti grazie alla fede, abbandonando «un mondo e un modo di fare musica che non era più il nostro». Sabato 11 giugno, alle 21, saranno in Trentino per un loro raro e atteso concerto a Volano al parco Legat. L'invito – e l'impegno organizzativo – è dei gruppi giovanili parrocchiali, Azione Cattolica e alle associazioni locali Ailam, Melagodo e La Torre che, per l’occasione, hanno organizzato un paio di incontri, attraverso il Piano giovani Alta Vallagarina, per ritrovarsi e discutere dell’importanza di non subire la vita e di non lasciarsi trascinare dagli eventi, come è successo ai The Sun. «Alla fine della tournée del 2007 si era rotto qualcosa all’interno del gruppo, ci stavamo allontanando. Io ho deciso di tornare a casa e una sera di dicembre mia madre mi ha proposto di andare ad un incontro in parrocchia. Non frequentavo la chiesa da tempo, ero pieno di preconcetti, ma ci sono andato. Lì c’erano alcuni miei coetanei che vivevano una vita normale, avevano la luce negli occhi ed erano felici» spiega Francesco, il cantante della band, che da quel momento ha iniziato un percorso di avvicinamento a Cristo.

Dopo alcuni mesi ha ricominciato a scrivere canzoni, questa volta in italiano, ma non è stato facile far accettare questo cambiamento al gruppo. «Tutti credevano fossi andato via di testa, ed è in quel momento che ho pensato che nessuno si può salvare da solo – continua Francesco -. Ho cominciato a parlarne con i miei compagni, ed ognuno a modo proprio si è interrogato, fino a condividere questa scelta. E da allora le porte hanno cominciato a riaprirsi». 

Nel 2010 arriva il primo disco della “nuova” band, “Spiriti del Sole”, il contratto con la Sony, e il gruppo riprende a suonare anche all’estero, diventando un riferimento non solo musicale per tanti giovani italiani. Sono più maturi, hanno un’energia nuova, hanno perso un po’ di fan, ma ne hanno convinti altrettanti. Nel 2011 suonano a Betlemme, il loro modo di fare musica muta radicalmente. «Quando incontri Cristo, non hai scelta, cerchi di trasmetterne il messaggio anche al tuo pubblico – spiega il cantante -. Non è stato facile, soprattutto all’inizio, tutti pensavano che fossimo degli invasati, ma poi il successo è tornato. Quando riesci a trovare la libertà di esprimerti, si arriva al cuore delle persone».

LA GIORNATA A VOLANO

Due i momenti d’incontro con i The Sun a Volano sabato 11 giugno: alle 14.30, al teatro Concordia, la band racconterà la sua storia e la sua esperienza al pubblico, mentre alle 21 al parco Legat suonerà alcuni brani del nuovo album “Cuore Aperto”. Per info www.thesun.it

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