Scultori in strada, la creatività in mostra

Nel primo fine settimana delle Feste Vigiliane, si è svolto fra le altre cose il tradizionale concorso di scultura del legno, all'ottava edizione. Giovani e meno giovani, trentini ed extraprovinciali (uno addirittura siciliano!), uomini e donne: sono stati dodici gli scultori impegnati nella realizzazione delle loro opere nella suggestiva via Garibaldi, fra due costanti ali di folla. Identico per tutti il materiale: un tronchetto di cirmolo di un metro per quaranta centimetri di diametro, e gli attrezzi: sgorbie, lime e martelli, oltre alla motosega. Diversa “solo” la creatività e l’estro individuale che hanno ovviamente determinato la nascita di dodici opere molto personali e diversissime l’una dall’altra, tutte in grado peraltro di soddisfare i criteri valutativi adottati dalla commissione giudicatrice: originalità, tecnica, efficacia e qualità.

Mariella Martinelli ha realizzato l’immagine di una persona che cerca l’essenza di se stessa; Gino Taraboi coltiva da anni il rapporto filosofico dell’antica Cina tra pieni e vuoti, interno ed esterno; Gianluigi Zeni ha presentato l’immagine di una giovane donna che sta aspettando, chi o cosa non è dato saperlo; Paolo Vivian ha presentato Vigilio uomo e santo, una raffigurazione del protettore della diocesi; Giampaolo Pasini ha realizzato, in un’immagine totalmente astratta, la voglia, propria di ciascun uomo, di uscire dal mondo e volare libero, nell’aria; l’opera di Luca Lisot astrae una giovane figura femminile che corre in mezzo all’aria; Renato Borsato anche quest’anno ha proseguito la sua ricerca sui carotaggi; Gianluca Lampione, sfruttando in modo intelligente tutto il volume del tronchetto, ha dato vita a una serie di immagini che vogliono raccontare la pluralità delle tracce lasciate dagli uomini nel mondo; Ivan Boneccher ha realizzato una parodia del tipico uomo trentino; Federico Bernard una donna alata che guarda l’infinito e attende il vento giusto per spiccare il volo; Gianni Tosi ha creato la raffigurazione di un contrabbasso che simbolicamente vuole ricordare tutta la musica che si sente nelle Feste Vigiliane; Giacomo Scandolo ha realizzato un complesso intrico di fasce che vuole offrire l’idea del cittadino stritolato dai problemi.

La esposizione delle sculture, unitamente ai quadri realizzati nell’ambito del parallelo concorso di pittura, avverrà nel Grand Hotel Trento a partire dal primo luglio. A conclusione della mostra, giovedì 14 luglio alle 11, nella Sala Depero dello stesso Grand Hotel, si terrà la premiazione, aperta al pubblico. Con l’occasione verrà mostrata una presentazione multimediale che illustra le varie fasi della creazione delle opere.

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