Joseph Gargitter e la Chiesa della pacificazione

Bressanone – Ricorre questa domenica il 25° anniversario della morte del vescovo Joseph Gargitter. Il prossimo 27 gennaio sarà invece il centenario della sua nascita. Per l’occasione lo storico Josef Gelmi ha presentato un libro dedicato alla vita del vescovo fondatore della diocesi. Il vicario generale Josef Matzneller, che fu segretario di Gargitter per undici anni, ha ricordato come nel tempo si fosse evoluta l’identità pastorale del vescovo. Inizialmente ispirato ai modi di Pio XII, il suo ministero pastorale si plasmò poi sullo stile di Giovanni XXIII e del Concilio.

Mons. Gargitter rivendicò il ruolo della diocesi in Alto Adige un’intervista pubblicata dai settimanali diocesani all’inizio del 1970. “Mi pare di dover affermare – disse – che la Chiesa, locale, in questi anni difficili e a volte anche estremamente duri, è stata presente sul terreno della pacificazione etnica anzitutto attraverso un magistero pastorale che è stato chiaramente impostato a obiettivi di pace e convivenza”. Aggiungeva: “Ci sono state anche ore buie di intolleranza e di violenza. Proprio in quei momenti si è potuto misurare il ruolo della Chiesa locale”. “La Chiesa ha sempre avuto sommo rispetto per le competenze dei politici … ma ogni qual volta ha potuto incoraggiare e sostenere ipotesi di pace non si è mai tirata indietro”. Resta attuale la parola conclusiva di mons. Gargitter: “Sono profondamente convinto che la pace è una realtà da conquistare ogni giorno. Credo ad una pace dinamica da reinventare ogni giorno, in rapporto alle situazioni nuove che si presenteranno”.

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