L’Europa e il buon vento benedettino

Ripercorrendo la presenza benedettina in Europa attraverso la visione di alcune significative abbazie, lunedì 11 luglio è stato festeggiato san Benedetto, patrono d’Europa. In una partecipata serata sul sagrato di S. Apollinare a Piedicastello, dopo la Messa celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi, le immagini di tanti diversi luoghi d’Europa, con le spettacolari abbazie benedettine, hanno testimoniato le radici cristiane del nostro continente.

A partire dalla fine del III secolo, alcuni cristiani del Medio Oriente e dell'Egitto decisero di allontanarsi dalle città e dai centri abitati, per seguire più facilmente, e fino in fondo, l'insegnamento evangelico. Alcuni, eremiti e anacoreti, andarono a vivere nel deserto o in luoghi inospitali; altri cercarono la perfezione della vita comunitaria: nel mondo occidentale la forma più influente di vita religiosa cenobitica è rappresentata dal monachesimo benedettino. La Regola di san Benedetto è uno dei più antichi documenti esistenti nel mondo occidentale. Venne scritta nell’Italia del VI secolo e fu utilizzata in Occidente come guida per quasi 1500 anni, espressione di una vita spirituale a due dimensioni: sociale e privata. Grazie alla sua popolarità tra la gente comune e la sua approvazione da parte dei sovrani, si diffuse ampiamente in Europa.

All'ordine benedettino è stato spesso attribuito il fatto di avere salvato l'Europa occidentale dopo le invasioni barbariche: il monastero divenne il centro presso cui si radunavano le popolazioni, in determinati giorni dell’anno, per scambiarsi i loro prodotti, fino a diventare il luogo dove sorgeva, sotto la protezione dell’abate, un vero e proprio mercato. Ovunque andassero, i monaci portavano raccolti, industrie, metodi di produzione all’avanguardia, attività innovative. Ai benedettini si deve fra l’altro il commercio del grano in Svezia, l’invenzione del formaggio grana a Parma, i vivai di salmone in Irlanda e, in moltissimi luoghi, lo sviluppo della viticoltura: fu così che in Francia si inventò lo champagne.

La festa di S. Apollinare prosegue nel fine settimana, da venerdì 15 a domenica 17. Domenica la comunità di Piedicastello si dà appuntamento in piazza per il pranzo comunitario, alle 12.30.

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