Genomica di Stato

Potrebbe quindi cadere la proposta di affidare alla Fondazione Mach due centri di ricerca distaccati

“Sono davvero molto soddisfatto del ruolo che la Fondazione Edmund Mach avrà in Human Technopole Italy 2040, il progetto strategico del dopo Expo presentato dal presidente del consiglio Matteo Renzi. In particolare, la Fondazione coordinerà a Milano il centro Agro-Food and Nutrition Genomics con il dott. Roberto Viola che il consiglio di amministrazione della Fondazione Edmund Mach (Fem) ha nominato referente del progetto, mentre a S. Michele la Fondazione ospiterà due Out-station, ovvero due filiali di HT (Human Technopole). La prima legata alla ricerca sulla post-genomica, la seconda indirizzata alla valutazione dell’impatto economico e sociale delle innovazioni in campo agricolo e alimentare. Quest’ultima attività è il valore aggiunto che ho portato direttamente con le mie competenze scientifiche a Human Technopole e a Fem. Credo davvero che questo progetto possa dare al Paese e al Trentino grandi prospettive di crescita e sviluppo in settori della ricerca strategica sia a livello locale che globale”.

Il testo virgolettato è riportato da un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Fondazione Mach il 16 febbraio 2016 e riferisce quanto affermato dal presidente Andrea Segré a margine della presentazione di Human Technopole da parte del presidente del Consiglio. In merito alle ricadute del progetto su S. Michele e indirettamente sul Trentino il presidente ha spiegato (riportiamo dallo stesso comunicato) che la filiale dedicata alla post-genomica, in linea con la ricerca più recente di Fem, consentirà di reclutare 30 nuovi ricercatori dedicati su fondi HT, mentre la seconda legata alla valutazione dell’impatto economico e sociale delle innovazioni vedrà la creazione di una nuova area di ricerca da sviluppare in collaborazione con l’Università di Trento nell’ambito del Centro Agricoltura Ambiente, Alimentazione e l’Università di Bologna. “Per questa iniziativa saranno reclutati nuovi ricercatori, sempre su fondi HT. In totale l’investimento che ricadrà sulla Fondazione con le due filiali si aggira attorno a 1,5 milioni di euro, mentre il Centro di Milano vale circa 17 milioni di euro”.

La missione affidata all’Human Technopole è di portata mondiale. Il Centro ubicato all'interno di una parte dell’area occupata da Expo 2015 si occuperà di benessere dell’uomo: dalla salute alla nutrizione, dalla sostenibilità alle analisi socio-economiche per una organizzazione sanitaria e assistenziale che si prepara ad accogliere cittadini sempre più anziani e attivi. Sei laboratori dedicati ad altrettanti settori di ricerca che metteranno l’uomo al centro.

Al raggiungimento almeno parziale dell’immane compito (altri centri di ricerca sparsi nei paesi più progrediti stanno lavorando nello stesso campo) porteranno il loro contributo vari gruppi di scienziati e ricercatori specializzati in campi di interesse convergenti e complementari. La stesura della prima bozza è stata affidata all’Istituto italiano di tecnologia di Genova e al suo direttore Roberto Cingolani.

La scelta di Renzi ha suscitato un dibattito acceso che vede alcuni scienziati e universitari italiani schierati contro. Prima fra tutti Elena Cattaneo, senatrice a vita che, per tentare di bloccare il piano, ha presentato in Senato un vero e proprio atto di accusa. Nel mirino della Cattaneo non sono i fondamentali di Human Technopole, ma le modalità seguite nell’assegnazione della stesura del progetto. Elena Cattaneo, docente universitaria a Milano, dirige attualmente il laboratorio di Stem cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Disease che partecipa insieme ad altri 15 laboratori di ricerca al progetto europeo Neurostemcell, del quale è coordinatrice.

Nel frattempo il Governo ha sottoposto la bozza di progetto a sette scienziati e ricercatori di fama internazionale. La maggioranza si è espressa in termini favorevoli alla scelta del Governo e ai contenuti della bozza di progetto. Il 25 giugno a Milano si è svolto un ennesimo convegno promosso dalla Cattaneo di cattedratici e ricercatori contrari.

Il prof. Attilio Scienza che è collega della Cattaneo all’Università Statale di Milano si dichiara favorevole all’assegnazione privatistica della stesura del progetto anche se auspica una ripartizione dei compiti esecutivi nel rispetto dei meriti acquisiti e vede con favore il coinvolgimento diretto della Fem. Interpellato nello stesso giorno non esclude che gli 80 milioni di euro assegnati all’Istituto di Genova servano per pagare la stesura della prima bozza. Per i fondi promessi (150 milioni all’anno per dieci anni) Attilio Scienza non nasconde il timore che l’esito sia legato ad eventi e decisioni politiche imprevedibili. Condividiamo l’opinione di Attilio Scienza anche in merito all’apprezzamento che il Centro ricerca e innovazione (Cri) della Fem potrebbe apportare alla buona riuscita di Human Technopole. La Fondazione in questa fase non potrà fare passi determinati per sciogliere la contrapposizione che si sta consumando a livello nazionale.

Riteniamo tuttavia opportuno che si proceda ad una ridefinizione del ruolo della ricerca a S. Michele. Non ci pare fuori luogo il richiamo storico alla figura di Icaro. Si era avvicinato troppo al sole: e il sole ha sciolto le sue ali di cera, facendolo cadere precipitosamente.

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