Quattro anni fa le lacrime per una storica medaglia sfuggita per pochi decimi, quando oramai sembrava fatta. E la decisione, frutto più della delusione e dell’orgoglio forse, di andare avanti, proseguire fino a Rio2016. Per cercare una rivincita sul destino, su quello sport a cui hanno dedicato la vita, da cui tanto hanno ricevuto, ma non la medaglia olimpica. Almeno fino a ieri.

Oggi le lacrime sono di gioia: Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, a 31 e 30 anni, la rivincita se la sono presa. Un argento, dietro le inarrivabili cinesi, che sa di storia, perché alle Olimpiadi mai prima i tuffi femminili sono entrati nel medagliere.

Da otto anni sempre insieme la coppia trentina-altoatesina: sette titoli europei vinti (da Torino a Londra qualche mese fa), un bronzo e un argento mondiale. Ora un argento che vale tutta una vita. Francesca chiude con Rio la sua carriera: dalla sua ultima gara arriva il risultato più bello, quello che forse può alleggerire il peso di un addio alle gare. Per Tania sono le ultime olimpiadi, forse non ancora le ultime gare.