Terremoto, una scuola “trentina” per 200 alunni

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Affrontata la prima fase dei soccorsi alle persone intrappolate sotto le macerie, la Protezione civile trentina sta già lavorando alla fase successiva alla prima emergenza post terremoto.

Uno dei primi interventi a breve termine è la realizzazione di una scuola provvisoria per 200 ragazzi ad Amatrice, nel Lazio, uno dei paesi distrutti dal sisma nella notte del 24 agosto.  Già pronta una struttura di 400 metri quadrati con moduli prefabbricati.

I Vigili del fuoco Volontari del Primiero si occuperanno della realizzazione della copertura dell’edificio per rendere il plesso meno provvisorio e con un miglior impatto psicologico sui ragazzi.

La  Provincia si sta organizzando con quattro squadre operative dei vigili del fuoco permanenti e volontari, che si alterneranno in turni di 48-72 nella messa in sicurezza degli edifici e delle opere   con priorità a quelle che potrebbero mettere a rischio il “sistema infrastrutturale”, ovvero le strade. “Ci sono migliaia di edifici e strutture da puntellare – speiga il capo della protezione civile trentina De Vigili – e per questo servono tecnici e persone preparate. Anche in questo caso il Trentino farà la sua parte”.

Bisognerà invece attendere che lo sciame sismico si attenui prima di poter attivare gli specialisti del Nucleo tecnico, ingegneri e architetti  che avranno il compito di certificare l’agibilità di case e infrastrutture.  

 

Nel ricordare che non servono donazioni di vestiti e cibo la Provincia di Trento fa presente che a breve sarà sottoscritto un protocollo di solidarietà che coinvolgerà numerosi enti (tra questi le pubbliche amministrazioni, le imprese, i sindacati, le associazioni di volontariato), che provvederà ad istituire un Comitato di controllo affinché le donazioni dei Trentini trovino una reale ricaduta sul territorio colpito dal sisma.

 

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