Terremoto, attivato Fondo di solidarietà

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Terremoto in Centro Italia. In Trentino e’ stato attivato un Fondo di solidarietà per finanziare gli interventi in favore delle comunità gravemente segnate dal sisma che, il 24 agosto scorso, ha scosso il centro Italia, nell’area appenninica delle province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, provocando vittime, feriti e ingenti danni alle strutture.Oggi i rappresentanti di Regione, comuni, associazioni imprenditoriali, sindacati, aziende e realtà dell’associazionismo che aderiscono all’iniziativa hanno firmato l’accordo . Nel fondo (iban IT 12S 02008 01820 000003774828 )potranno confluire i contributi versati dai lavoratori, dai datori di lavoro e da cittadini singoli o associati del Trentino, l’adesione è libera e volontaria

“Ringrazio la disponibilità spontanea del Trentino che per tradizione si attiva da sempre per la solidarietà ci tengo a sottolineare quanto sia importante promuovere iniziative coordinate con una garanzia di utilizzo mirato delle risorse”. Così oggi il presidente della Provincia di Trento. “La nostra Protezione civile – ha aggiunto Rossi – è impegnata sul campo ad Amatrice con 68 persone: l’obiettivo è quello di realizzare in 15 giorni l’edificio scolastico per poter mettere in grado i ragazzi di non perdere l’inizio della scuola e per questo la Provincia ha già stanziato 300 mila euro” “E’ questo un segnale importante il primo di speranza e di attenzione che contraddistingue la nostra comunità”, ha concluso Rossi.

 

 “Ancora una volta il Trentino dimostra la propria capacità di essere solidale, nel concreto, con gli altri territori, soprattutto nei momenti di maggiore necessità – commentano i tre segretari generali di Cgil, Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Muoversi insieme e in maniera coordinata, tra realtà, istituzioni e diversi settori economici, ci permetterà di concentrare le risorse e massimizzare l’efficienza di questa operazione e delle sue ricadute a vantaggio delle popolazioni di Marche, Umbria e Lazio”.

Le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti di aziende private possono devolvere il corrispettivo

di una o più ore di lavoro. Le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti di enti pubblici invece possono devolvere una o più quote corrispondenti a 10 euro. Imprese ed amministrazioni

pubbliche si impegnano a versare una somma pari a quella raccolta tra i lavoratori in azienda o nell’ente.

Le pensionate ed i pensionati potranno dare il proprio contributo, effettuando direttamente versamenti sul conto corrente del Fondo.

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