Cles, zirconi spacciati per diamanti

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Denunciati dai carabinieri di Cles due trentini di 60 e 42 anni con l’accusa di avere tentato di vendere in val di Non alcuni zirconi spacciandoli per diamanti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori i due, già conosciuti dalle forze dell’ordine, avrebbero acquistato brillanti di piccolo taglio presso una gioielleria vicentina. Negli astucci in pelle realizzati dall’orafo per confezionare le pietre, custodie recanti il nome della gioielleria, erano state poi collocati piccoli scrigni, apparentemente sigillati, con al loro interno pietre rassomiglianti ad importanti diamanti. Il tutto certificato da un attestato analogo a quello rilasciato da un noto istituto gemmologico internazionale.   Alla fine invece si è arrivati alla conclusione  che  si trattavano di pietre di zirconia e moisanite. Da qui la denuncia per tentata truffa. I carabinieri che qualche finto brillante possa essere stato già piazzato. Per questo invitano coloro che nel più recente passato, ritenendo di avere concluso un affare, avessero comperato pietre preziose dalle mani di occasionali venditori a rivolgersi alla stazione di Cavareno.

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