Così cambiano le scelte di solidarietà degli italiani

Per lanciare una riflessione a più voci sul significato del lascito solidale e per comprendere come e in cosa stanno cambiando le scelte di solidarietà degli italiani il Comitato Testamento Solidale, promosso da 16 significative realtà italiane del Terzo settore (tra le altre, ActionAid, Save the Children, Amref, Libera, Telethon, Intersos), ha organizzato lo scorso 13 settembre, in occasione della Giornata internazionale del lascito solidale, un convegno presso la Camera dei Deputati.

Sono stati presentati i risultati di due ricerche: la prima fotografa un fenomeno che è in evoluzione, la seconda – realizzata tra i notai italiani presenta l’identikit dei “nuovi italiani generosi”. La seconda edizione dell’indagine realizzata da GfK (la prima era del 2012) evidenzia come sia in crescita (+55%) il numero degli italiani che hanno fatto (3%) o intendono fare (11%) un lascito solidale: quattro anni fa erano il 9%. Oltre una persona (o una coppia) senza figli su 4 (27%) è orientata a lasciare parte del proprio patrimonio a una o più associazioni nel proprio testamento. E’ cresciuta anche fra i donatori la conoscenza dei lasciti testamentari: conoscono questa opportunità quasi 7 italiani su 10 (66%).

Dall’indagine su un campione di 1.500 notai emergono le seguenti ragioni alla base della scelta del testamento solidale: la sensibilità verso una determinata causa (64%), la vicinanza in vita a una specifica associazione (20%), il desiderio di lasciare un segno di sé fuori dalla propria famiglia (8%), la visione etica della persona (8%).

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