Operazione antibracconaggio, arrestato un cacciatore di Telve

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E’ agli arresti domiciliari un cacciatore di Telve Valsugana, accusato di bracconaggio. L’operazione, condotta dalla Forestale di Borgo, ha portato al ritrovamento nell’abitazione dell’uomo di un vero e proprio arsenale.

Sequestrate, oltre ad armi regolarmente detenute, molte altre “irregolari” tra cui una Beretta, calibro 7,65 non denunciata all’Autorità di Pubblica Sicurezza, con matricola abrasa e con canna filettata artigianalmente per avvitarvi un silenziatore; 3 fucili non denunciati e 2 silenziatori di fabbricazione artigianale. Sono state inoltre rinvenute cartucce calibro 9×19 Parabellum, considerate munizione da guerra. Infine è stato trovato un esemplare imbalsamato di poiana, specie particolarmente protetta, privo di documentazione che ne attestasse l’origine.

I capi di imputazione sono molteplici e vanno dalla cancellazione, contraffazione o alterazione della matricola di armi comuni da sparo, alla detenzione di armi clandestine, sino alla detenzione illegale di munizione da guerra e all’alterazione delle caratteristiche di armi aumentandone le potenzialità di offesa, ovvero, rendendone più agevole l’uso e l’occultamento; sono stati contestati inoltre l’esercizio di caccia con mezzi vietati (fonti luminose e pistola) e la detenzione di fauna selvatica particolarmente protetta.

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