Indennità ancora sospese

Primo, seppur tardivo, riscontro in Trentino verso il recepimento della normativa che prevede l'anticipo della Naspi (indennità di disoccupazione) in un'unica soluzione per aprire una partita Iva e un'attività imprenditoriale o di lavoro autonomo. Ad oggi l'Inps di Trento ha respinto tutte le richieste di anticipazione con la motivazione che il lavoratore perde lo status di disoccupato al momento dell'apertura della nuova attività. Ora sembra che l'Istituto previdenziale stia superando questo atteggiamento di chiusura, peraltro registrato solo in Provincia di Trento. “La stessa sede ci riferisce che il problema di interpretazione normativa è stato superato, non ancora invece alcuni aspetti procedurali e tecnici che permettano l'erogazione effettiva delle prestazioni”, conferma ai microfoni di Trentino InBlu Marco Colombo, direttore del Patronato Inca della Cgil trentina.

Ad oggi quindi ancora nessuna prestazione liquidata. Quale cavillo è stato trovato per non applicare la norma?

Il problema nasce con l'uscita del dlgs 150/2015 che modifica lo status di disoccupato. Prima di questa norma conservavano lo stato di disoccupati anche coloro che avevano perso il lavoro con un reddito da lavoro autonomo inferiore a 4800 euro o un lavoro subordinato/parasubordinato inferiore a 8000 euro.

Invece il decreto legislativo 150 che cosa introduce?

Dice che se ho una P.Iva, anche con reddito pari a 0, non posso conservare lo status di disoccupato. Quindi il lavoratore che percepisce la Naspi e vuole chiedere l'anticipazione, apre la partita Iva ed entro 30 giorni deve fare richiesta di anticipazione all'Inps. A questo punto però l'Inps respinge la richiesta, perché ritiene che il lavoratore non è più disoccupato dal giorno di avvio della nuova attività autonoma.

Con questa lettura della norma si incentivano le persone a stare a casa disoccupate, tradendo la ratio sottesa alla norma istitutiva della Naspi.

Lo stesso ministero del lavoro e delle politiche sociali con circolare 34/2015 (ripresa anche in provincia di Trento con circolare di agenzia del lavoro del 20/01/2016) poneva attenzione a questo argomento e segnalava che per i percettori di Naspi devono continuare a valere i limiti di cui sopra proprio per evitare che le persone perdano il diritto all'ammortizzatore sociale. Dunque dava già una interpretazione della norma estensiva proprio per evitare il crearsi di questi problemi.

Il Patronato Inca come si è mosso per tutelare i diritti dei lavoratori?

Da tempo stiamo cercando di far cambiare orientamento all'Istituto di Previdenza. In attesa di riscontri abbiamo presentato ricorsi amministrativi, propedeutici anche ad un eventuale ricorso giudiziario nel caso in cui la questione non si sbloccasse. Abbiamo in carico circa 20 domande, a livello provinciale sono interessate almeno 80 persone.

Quando arriverà la liquidazione delle indennità?

Come detto al momento le pratiche risultano essere respinte o sospese, e i ricorsi presentati non sono stati ancora valutati. Dal canto suo l'Inps assicura a breve le modalità operative di gestione e liquidazione.

Quanto spetta?

Gli importi sono soggettivi. La Naspi viene erogata per un periodo pari alla metà delle settimane di lavoro fatte valere nell'ultimo quadriennio. Dunque a seconda del singolo requisito fatto valere dal lavoratore, la durata della Naspi sarà differente come lo sarà l'erogazione della stessa in forma di anticipazione.

La Naspi è comunque compatibile con il lavoro autonomo?

Certo, è compatibile con un reddito fino a 4mila 800 euro. La prestazione viene ricalcolata abbattendola dell'80% dei redditi da lavoro autonomo percepiti. Va obbligatoriamente segnalato entro 30 giorni all'Inps l'inizio di tale attività con il reddito presunto che si andrà a ricavare. In caso di mancata comunicazione l'Inps provvederà a eliminare la prestazione Naspi.

Ultimo consiglio in questa fase di attesa?

Fare comunque la richiesta di anticipazione entro 30 giorni se il lavoratore intende iniziare una attività, altrimenti corre il rischio di perdere il diritto alla Naspi visto il basso limite di cumulo che dovrebbe rispettare.

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