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Questo pomeriggio alle 17.30 a Le Gallerie di Piedicastello sarà inaugurata la mostra “In tv. L’Italia raccontata dalle inchieste del servizio pubblico”, promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con l’Associazione 46° Parallelo e patrocinata dalla Rai. L’esposizione, visitabile fino al 5 marzo 2017, è stata realizzata in occasione della quinta edizione del Premio Roberto Morrione dedicato al giornalismo investigativo e arrivato quest’anno per la prima volta a Trento.
La prima sezione– Viaggia con lei – è dedicata proprio alle inchieste che somigliano a reportage di viaggio, film a puntate trasmessi in televisione con l’obiettivo evidente di visitare mondi vicini eppure sconosciuti e documentare che le cose stanno cambiando.
Solo verso gli anni Sessanta qualcosa cambia, l’attenzione si sposta sul “sociale”: non a caso il titolo della seconda sezione è Rotocalco sociale. L’inchiesta televisiva inizia a raccontare davvero la società che abita il Paese.
A partire dagli anni Settanta, e fino quasi alla fine della Prima Repubblica, l’inchiesta cambia pelle: nella terza sezione si fanno largo i Giornalismi in prima linea. si iniziano a indagare le ragioni del malessere italiano, scoperchiando i disagi territoriali, gli intrecci fra mafia, politica e massoneria, le trame neofasciste e il terrorismo rosso, la corruzione.
Con gli anni Novanta, è la rivoluzione tecnologica a segnare il linguaggio dell’inchiesta: Così leggera, così digitale, con riferimento alla telecamera, è il titolo della quarta e ultima sezione. L’arrivo della telecamera portatile e del digitale consentono di lavorare da soli, di viaggiare leggeri, di spendere di meno.
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