Chi si aiuta con l’8 per mille

Tra i fondi per interventi caritativi, la ristrutturazione degli alloggi per richiedenti asilo. Sei parrocchie sostenute nelle strutture comunitarie

“Massima chiarezza e trasparenza”. Sono i due criteri-base, ribaditi anche nell'ultima assemblea della Conferenza Episcopale, con cui la Chiesa italiana intende gestire i fondi raccolti ogni anno attraverso la sottoscrizione del cosiddetto “8 per mille” da parte dei contribuenti. Anche Vita Trentina concorre alla trasparenza – sottolineata due numeri fa nell'intervista a don Duccio Zeni, parroco di Mattarello e referente per la sensibilizzazione – pubblicando oggi tutti i beneficiari della suddivisione dei fondi (947,280 euro per iniziative caritative e 1.016.815 per iniziative di culto e pastorali) gestiti per il 2016 dall'Arcidiocesi di Trento a seguito di una ripartizione ispirata ad un principio di solidarietà “nazionale” verso le realtà italiane più bisognose.

A livello trentino si è tenuto conto delle indicazioni di massima offerte a livello nazionale: evitare un'eccessiva parcellizzazione dei contributi; privilegiare le iniziative di carità e solidarietà rispetto alle voci iniziative di culto o pastorali e annuncio tramite i media; preferire i progetti non procrastinabili e non “coperti” in altro modo, ricorrendo anche ad una rateizzazione del contributo. I due interventi finanziariamente più cospicui – previsti come una tantum – vanno ambedue indirettamente a beneficio dei richiedenti asilo: una somma di 330 mila euro va alla Fondazione Comunità Solidale per la ristrutturazione di 35 strutture d'accoglienza per un totale di 199 posti; una somma di 250 mila euro va all'Arcidiocesi di Trento sempre nell'ambito della ristrutturazione di alloggi per richiedenti asilo, in particolare negli edifici di San Nicolò a Ravina di Trento che ospitano le famiglie accolte con i corridoi umanitari.

Altri due sostegni una tantum nel campo del disagio sociale vanno all'Associazione Valle Aperta di Cembra (15 mila euro) per accoglienza di ragazzi portatori di handicap e alla parrocchia di Mezzocorona (14 mila euro) per ospitalità ad una famiglia di estracomunitari. 265 mila euro vanno alla Caritas diocesana per la sua normale attività a sostegno di opere caritative e 10 mila euro ad Associazione Famiglie Tossicodipendenti per l'accoglienza abitativa di donne. Altri contributi sono stati così destinati a sostegno dell'attività: al Banco Alimentare 10 mila euro, al Centro Italiano Femminile 6 mila euro, al Centro Aiuto alla Vita 5 mila euro, al Consultorio Familiare d'ispirazione cristiana UCIPEM 20 mila euro8 mila euro, al Cappellano delle Carceri 14 mila euro.

Fra i contributi per iniziative di culto e pastorali i destinatari sono poi sei parrocchie trentine: San Carlo Borromeo di Molveno per la ristrutturazione della Scuola dell’Infanzia nel 2012 (49 mila euro134 mila euro50 mila euro201 mila euro), Santi Pietro e Paolo di Imer per acquisto (permuta) e ristrutturazione oratorio (183 mila euro). Infine al Servizio Diocesano Promozione e Sostegno Economico della diocesi vanno 1.936 euro per l’attività ordinaria.

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