“Dietro ogni campanile c’era un campo…”

Dai campi polverosi ai sintetici di ultima generazione, le magliette si colorano, cambiano forma, i calzoni si allungano. I palloni coi pentagoni bianchi e neri – si quelli che d’inverno diventavano “sassi” e pre prenderli di testa ci voleva un bel coraggio… – sbiadiscono nei ricordi e lasciano spazio a sfere dai colori sgargianti.

Cambiano i materiali, cambiano i volti, i campionati. Cambiano anche le regole. Ma la passione resta. Quella passione che da settant’anni traina il mondo del pallone nella nostra provincia. Lo si capisce sfogliando il libro che le società trentine hanno trovato sotto l’albero: all’interno la loro storia, ricostruita da Michele Gretter, addetto stampa della FIGC di Trento e curatore dell’opera.

“Non siamo partiti da zero”, spiega Gretter. “Quando è nata l’idea di questa pubblicazione avevo già raccolto e pubblicato le storie di alcune nostre società su Calcio Illustrato, il mensile illustrato della Lega Nazionale Dilettanti”. A quelle se ne sono aggiunte altre. Fino ad arrivare a 129, tante sono le formazioni della nostra provincia ad aver iscritto per almeno quindici anni la prima squadra ad un campionato di categoria. La seconda parte del libro, invece, è un almanacco con risultati, classifiche e fotografie delle squadre vincitrici nei rispettivi campionati dilettantistici dalla stagione 47/48 al 2015/16: su 513 ne state recuperate circa 350.

Settant’anni di storia e di storie, settanta le stagioni sportive organizzate dalla Federazione trentina che, dopo la pausa dovuta alla guerra, nell’autunno del 1947 diede nuovamente il via ai campionati regionali e provinciali. Storie che continuano nel presente, società che dopo anni hanno trovato numeri e risorse per riaffacciarsi sul panorama del calcio trentino, ma anche che sono scomparse.

“Sfogliando il libro ci si sorprende davanti a storie di piccolissime società, come ad esempio il Sorni, che ci restituiscono la fotografia di quello che era il calcio nostrano solo qualche decennio fa”, commenta ancora il curatore della pubblicazione. “Ogni paesino aveva la sua squadra, dietro ogni campanile c’era il campo da calcio. Ed era normale che ad assistere ad un derby Pinè – Bedollo, ci fossero anche mille spettatori, oggi la passione e l’interesse sono notevolmente calati”.

Il lettore con ancora poche primavere alle spalle, non dovrà allora stupirsi (o pensare a un refuso…) andando a spulciare, ad esempio, i risultati del girone H (sì, girone H!) della terza categoria della stagione 1983-84. “Raggruppamenti che potevano essere formati anche soltanto da squadre che si allenavano e giocavano nel raggio di dieci o quindici chilometri”, conclude Gretter.

Le oltre cinquecento pagine della pubblicazione si concludono con le pagine dedicate al calcio giovanile, calcio a 5 e femminile. Discipline che, parola di presidente, meriterebbero anch’esse una loro pubblicazione. Ma intanto, godiamoci questa…

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