L’Ateneo trentino attrae 34,3 milioni per la ricerca

Prima di Natale il Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento ha discusso e approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2017 dell’Ateneo, il bilancio di previsione triennale 2017-2019 e i prospetti di riclassificazione previsti dai decreti ministeriali relativi ai “nuovi principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università”.

I dati previsionali 2017 sono in linea con il modello di contribuzione formalizzato nell’Atto di indirizzo per l’Università e la ricerca 2015-2018. Il conto economico del prossimo esercizio, infatti, garantisce il pareggio tra costi e ricavi sulla cifra di 218,98 milioni di euro, prevedendo l’utilizzo di riserve di patrimonio netto per 3,28 milioni.

Per quanto attiene il piano degli investimenti sono stati stanziati 18,3 milioni complessivi, di cui quasi 10 milioni destinati allo sviluppo del piano edilizio (in particolare: prosecuzione dei lavori relativi al compendio Manifatture Tabacchi, alla biblioteca di Mesiano, al conguaglio per acquisizione e ristrutturazione immobile “ex Cte”) e 6,8 milioni per l’acquisto di attrezzature scientifiche. I contributi in conto capitale della Provincia autonoma di Trento ammontano a 5 milioni.

I trasferimenti da parte della Provincia autonoma di Trento, sulla base dell’impegno assunto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ammontano a 116,1 milioni di euro. Per quanto attiene i ricavi propri, emerge la capacità dell’Ateneo trentino di attrarre finanziamenti per la ricerca (34,3 milioni), fra i quali spiccano 27,3 milioni di euro relativi a progetti di ricerca comunitari nell’ambito dei programmi FP7 e Horizon 2020. Significativi anche i proventi derivanti da ricerche commissionate e da trasferimento tecnologico (12,1 milioni) e la contribuzione studentesca per 17,3 milioni di euro.

Per quanto attiene ai costi, si rileva che le spese per il personale strutturato di Ateneo, al netto dell’Irap, sono pari a 54,5 milioni per docenti, ricercatori ed esperti linguistici e a 26,5 milioni per personale tecnico amministrativo. Per quanto riguarda le altre voci a bilancio, le spese per interventi a favore degli studenti, al netto dell’Irap, ammontano a 20 milioni, comprensivi di 8 milioni a favore dei dottorati di ricerca e 7,2 milioni a favore di studenti per il finanziamento di borse di studio volte, principalmente, a promuovere e valorizzare la mobilità internazionale.

Di rilievo anche le spese destinate alla ricerca e all’attività editoriale ed assegni di ricerca per quasi 14 milioni strettamente legate alle attività di ricerca scientifica e diffusione dei risultati delle strutture accademiche di Ateneo.

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